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Covid, variante nigeriana rilevata in Sicilia: regione per regione, ecco la situazione
L'Iss continua a monitorare le mutazioni, soprattutto quelle considerate più preoccupanti: inglese, brasiliana e sudafricana. Nel Sud Italia rilevata la variante nigeriana. Entro la fine di giugno "i due terzi di coloro che vogliono vaccinarsi avranno ricevuto almeno la prima dose", assicura il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.

In tutta Italia arrivano segnalazioni di casi di coronavirus legati alle varianti, soprattutto alle tre principali monitorate dall'Iss: l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. In Sicilia, intanto, rilevato un caso di variante nigeriana. Ecco dove si sono registrati gli ultimi casi e le notizie sul tema
I NUMERI DELLA PANDEMIA IN ITALIA
Il 22 marzo l'Oms ha avvertito: "Più è diffusa la trasmissione del coronavirus, più si creano nuove varianti. Più si creano nuove varianti, più è alta la possibilità che i vaccini non siano efficaci". A dirlo è stato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel briefing da Ginevra sul Covid-19
QUANDO MI VACCINO?
Entro la fine di giugno "i due terzi di coloro che vogliono vaccinarsi avranno ricevuto almeno la prima dose. E a metà del prossimo mese registreremo un sensibile miglioramento, con una riduzione dei ricoveri. Termineranno le zone rosse nelle regioni". Lo dice Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute. In aprile "non ci sarà alcun rallentamento" della campagna vaccinale. Salvo che non cominci a circolare "una variante del virus che eluda i vaccini, cosa al momento non prevedibile, la strada è davvero in discesa", aggiunge
Scuola, ricerca: le lezioni in presenza non spingono la curva dei contagi
"Voglio essere ottimista per l'estate. Per le prossime settimane dovremo avere pazienza e cautela. L'ondata epidemica ulteriore è in marcia e bisogna capire fin dove si è estesa. Tutti i conti devono essere fatti con le varianti che rappresentano variabili su cui ragionare”, spiega Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'Università Statale di Milano e primario all'Ospedale Sacco. Vista la situazione, le misure restrittive "non c'è dubbio che vadano tenute fino a Pasqua, anche perché quella della Sardegna è una lezione”
LE FAQ SUL CORONAVIRUS
Al momento costruire una mappa completa delle varianti che stanno circolando nel nostro Paese è complicato perché mancano le sequenze. Ecco le ultime segnalazioni regione per regione
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ALTO ADIGE – Il governatore Kompatscher ha ribadito la necessità di tenere alta la guardia anche vista la presenza delle varianti. La Provincia di Bolzano, così come la Valle d'Aosta, ha “chiuso” fino a Pasqua le seconde case ai proprietari delle regioni in zona rossa e arancione rafforzata. Secondo il governatore “la diffusione della variante sudafricana sembra limitata, ma a causa di quella inglese stiamo registrando un abbassamento dell'età media in rianimazione”
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FRIULI-VENEZIA GIULIA - Secondo il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, nella regione “l’alta percentuale dei contagi” è dovuta alla presenza della variante inglese, che è almeno al 63%
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LOMBARDIA - "Il dato più positivo delle ultime ore è la riduzione dell'afflusso di pazienti in Pronto Soccorso", ha detto a Sky TG24 Emanuele Catena, primario del reparto di terapia intensiva dell'ospedale Sacco di Milano. "Abbiamo varianti inglesi prevalenti e due pazienti con la variante brasiliana e la mortalità in terapia intensiva rimane elevata, intorno al 35-40%, non tanto lontano dalla mortalità della prima e della seconda ondata"
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EMILIA-ROMAGNA - Il presidente Stefano Bonaccini ha spiegato che "l'Rt dell'Emilia-Romagna fino a pochi giorni fa, era andato sopra l'1.30, adesso è sotto l'1.20. È sceso molto, ad esempio, a Bologna che è il territorio più colpito dalla variante inglese, che riguarda quasi la totalità dei casi di contagio presenti"

ABRUZZO - Nell'area Pescara-Chieti la variante inglese è responsabile di oltre l'80% dei contagi, secondo quanto emerso nei giorni scorsi. L'area metropolitana a cavallo tra le due province ormai da settimane è martoriata dal Covid-19. In affanno gli ospedali

SICILIA - "Abbiamo individuato al Policlinico di Messina, primo caso in Sicilia, la variante nigeriana su un minore di 16 anni originario della Guinea. Il referto è stato inviato all'Istituto superiore di sanità per capire come il virus si stia evolvendo", ha detto la professoressa Teresa Pollicino che dirige il laboratorio dove è stato analizzato il tampone. Il minorenne, ospite di un centro d'accoglienza, era fuggito con un amico. Rintracciati, sono stati entrambi sottoposti a tamponi, risultando positivi. A uno di loro è stata diagnosticata la variante

SARDEGNA - Tre giorni fa è stata confermata per la prima volta nella regione, dal laboratorio di Microbiologia e virologia dell'Aou di Sassari, la presenza di variante brasiliana. La sicurezza che si tratta di variante brasiliana (con il codice P1) è arrivata dopo la mappatura dell'intero genoma virale del Sars Cov-2. Le analisi, inoltre, hanno escluso la presenza di variante brasiliana in altri campioni in Gallura