
Covid, Gimbe: aumentano casi, ricoveri e decessi. Allarme terapie intensive in 10 regioni
Il monitoraggio settimanale della Fondazione segnala oltre 530mila casi attualmente positivi e 10 regioni in cui è stato superato il 40% delle occupazioni nei reparti di terapia intensiva, dove in un mese è quasi raddoppiato il numero degli ingressi

Oltre 530mila casi attualmente positivi e 10 regioni in cui l’occupazione delle terapie intensive è pari o superiore al 40%. Questi i dati più importanti rilevati dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 10-16 marzo, che mostra tutti i numeri in aumento
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Quando a due settimane dalla fine del primo trimestre mancano all'appello il 45% delle dosi di vaccino, tutti i numeri risultano in aumento: nuovi casi +8,3%, ricoverati con sintomi +16,5% e terapie intensive +18,1%. In un mese, è quasi raddoppiato il numero medio dei nuovi ingressi in terapia intensiva
Monitoraggio Gimbe: aumentano casi, ricoveri e decessi. VIDEO
La Fondazione Gimbe rileva rispetto alla settimana precedente, un ulteriore incremento dei nuovi casi: sono 157.677 contro i 145.659 della settimana scorsa
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Aumentano anche i decessi per la seconda settimana consecutiva: 2.522 contro i 2.191 della precedente
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In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 2.522 (+15,1%); terapia intensiva: +500 (+18,1%); ricoverati con sintomi: +3.705 (+16,5%); isolamento domiciliare: +53.027 (11,7%); nuovi casi: 157.677 (+8,3%); casi attualmente positivi: +57.232 (+12%)

L'aumento dei casi attualmente positivi si riflette sulle curve relative ai servizi ospedalieri: l'occupazione dei posti letto di area medica da parte di pazienti Covid supera in nove regioni la soglia di allerta del 40%

In altre cinque è addirittura al 50% e si tratta di Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Marche, Prov. autonoma di Trento

Il sovraccarico ospedaliero - commenta Renata Gili, Responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - oltre a rendere più complessa l'assistenza dei pazienti Covid, aumenta lo stress di personale e servizi ospedalieri e impone di rimandare interventi chirurgici e altre prestazioni non urgenti per pazienti non Covid"

"A preoccupare - spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - è anche il trend in continua ascesa dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva: in quattro settimane la media mobile a 7 giorni è aumentata del 94,2%, passando da 134 a 260"