Covid, crollo affitti nelle città d'arte: esplode l'offerta ma i prezzi non calano. I DATI
Nell'ultimo anno, a causa della pandemia, si affittano sempre meno immobili. Lo rivela uno studio di Immobiliare.it: senza turisti e studenti gli appartamenti si sono svuotati, determinando un aumento di quelli sfitti con record che sfiorano un +200% in centri come Milano e Venezia. I canoni però non sono diminuiti
Crollano gli affitti in tante città d'arte italiane. Lo rivela uno studio di Immobiliare.it sui dati dell’ultimo anno. Senza turisti e studenti le case si sono svuotate, determinando un’esplosione dell’offerta con record che sfiorano un aumento del 200% in città come Milano e Venezia. I prezzi però non sono diminuiti
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Prima della pandemia le grandi città italiane non riuscivano a coprire una domanda in costante aumento, ma adesso la situazione si è ribaltata
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L’impennata dell’offerta, con case rimaste vuote e sfitte, tuttavia non è stata ancora accompagnata da un significativo calo dei canoni medi d’affitto
“L'effetto Covid è stato visibile immediatamente sulle ricerche e sul numero di annunci in locazione”, spiega Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it
“Quello che osserviamo sul fronte dei prezzi è l'arresto della serie di rincari che durava ormai da diversi anni: i canoni medi richiesti risultano in lieve calo e laddove si riscontrano leggeri aumenti la ragione va ricercata in un'offerta nuova, composta da un maggior numero di immobili di alta gamma, un tempo destinati al turismo"
Tra le città d’arte italiane è Venezia quella in maggiore sofferenza per quanto riguarda il mercato delle locazioni
Rispetto a febbraio 2020 l'offerta di appartamenti in affitto a Venezia è aumentata del 216%, con un crollo del 50% della domanda e del 5% dei prezzi
L’attuale costo di un bilocale in affitto a Venezia è di un canone mensile medio pari a 721 euro
Poi c’è Milano: in un anno ha registrato un incremento dell'offerta del 190%, con il 41% delle ricerche in meno e un ribasso dei prezzi del 6%
Milano resta tuttavia la città più cara, con un canone medio richiesto di 1.020 euro al mese per un bilocale
In testa alla classifica dei maggiori incrementi di offerta ci sono anche Firenze e Bologna, dove in un anno gli annunci di locazione sono aumentati rispettivamente del 184% e 171%
A Firenze la domanda è scesa del 32% in un anno, a Bologna del 48%
Il calo dei prezzi è stato invece dell’8% a Firenze e del 5% a Bologna
L'affitto medio per un bilocale a Firenze è ora di 783 euro e di 754 euro a Bologna
A Roma l’offerta è cresciuta del 76% e la domanda è scesa del 22%. Ma qui si è registrato addirittura un aumento del canone medio del 3%
A Napoli gli annunci di affitto sono aumentati dell’81% e le ricerche sono diminuite del 39%. Anche qui si è registrato un aumento medio dei prezzi del 3%
L’aumento del canone medio in queste città sarebbe tuttavia giustificato dall'accumulo di una nuova offerta di maggiore qualità a costi più alti e meno richiesta dagli affittuari
“Gli immobili adibiti a case vacanze sono tradizionalmente più curati degli altri e chi ne possedeva uno, dopo la pandemia, piuttosto che tenerlo vuoto ha preferito metterlo sul mercato con costi più alti della media e per periodi medio-lunghi”, spiega Giordano
“Questo da una parte ha contribuito ad aumentare la qualità dello stock in locazione ma dall'altra non ha facilitato l'incontro di domanda e offerta. I locatari rimasti in città infatti continuano a cercare soluzioni a lungo termine mentre i proprietari vorrebbero optare per il medio periodo, in attesa della ripartenza, portando così a un accumulo dell'offerta di cui al momento nessuno beneficia”