Covid, balzo ricoveri in terapia intensiva: +58, in aumento per il 12esimo giorno di fila
Secondo il bollettino del ministero della Salute, sale il numero di pazienti sia in rianimazione (in tutto 2.289) sia negli altri reparti Covid (19.112, +474). In Italia i casi registrati nelle ultime 24 ore sono 13.114, su 170.633 tamponi (ieri 17.455 su 257.024). La percentuale di positivi è al 7,68% (era 6,8). Dall’inizio della pandemia, i contagiati ufficiali sono 2.938.371 e i decessi 97.945 (+246)
Aumentano i pazienti Covid sia in terapia intensiva sia negli altri reparti. In rianimazione, in particolare, c’è un balzo di ricoveri: +58. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute del primo marzo sulla situazione coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore, nel nostro Paese i nuovi casi sono stati 13.114 (17.455)
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
I tamponi processati nell’ultimo giorno sono 170.633, in calo rispetto ai 257.024 di ieri. Nel conteggio, dal 15 gennaio scorso, rientrano anche i test antigenici rapidi oltre ai tamponi molecolari
Il bollettino con i dati aggiornati al primo marzo
La percentuale di positivi - considerando il totale dei tamponi - sale al 7,68% (era 6,8%)
Lo speciale coronavirus
Sono 246 (ieri 192) le persone decedute nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della pandemia, le vittime sono 97.945 e i contagiati ufficiali - compresi guariti e deceduti - 2.938.371
La situazione in Italia: grafiche
Come detto, aumenta il numero delle persone ricoverate. In terapia intensiva i pazienti Covid sono in tutto 2.289
Dai primi contagi alla diffusione nel mondo: le tappe del coronavirus
Sono 58 le persone in più in terapia intensiva rispetto a ieri. È il dodicesimo giorno di fila che nelle rianimazioni ci sono più pazienti del giorno precedente
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Aumentano anche i pazienti ricoverati con sintomi: sono 19.112 (+474)
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In Italia la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da malati Covid rispetto a quelli disponibili è al 25%. La soglia d’allerta è fissata al 30%. Cinque regioni superano questa soglia: Umbria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia
Escluse le terapie intensive, la percentuale di posti letto occupati negli altri reparti è del 29%. In questo caso la soglia d’allerta è fissata al 40%. Superano questo numero 4 regioni: Marche, Umbria, Molise e Abruzzo