Stalkerware, in Italia boom di app per spiare il partner

Cronaca

Nadia Cavalleri

Stando al rapporto Kaspersky 2020, 53.870 utenti mobili a livello globale sono stati colpiti da software che permettono di spiare le persone attraverso i loro dispositivi e spesso vengono utilizzati per controllare il partner nei casi di violenza domestica

Il recente rapporto di Kaspersky (società leader mondiale nella tecnologia per la sicurezza informatica) “The State of Stalkerware 2020” rivela che nel corso dell’ultimo anno gli utenti colpiti dal fenomeno delle app per cellulare installate all’insaputa del possessore che sono in grado di “spiare” la persona (soprattutto nei suoi spostamenti) sono stati nel mondo circa 53.870, solo il 20% in meno rispetto all’anno precedente quando eravamo più liberi di muoverci, senza le limitazioni legate alla pandemia da Covid. L’Italia si è aggiudicata l’ottavo posto nella classifica mondiale, il secondo in quella dei paesi europei, proprio come l’anno precedente.

Come verificare la presenza di stalkerware su un dispositivo

Stando alle raccomandazioni di Kaspersky, bisogna procedere in questo modo: innanzitutto controllare le autorizzazioni concesse alle app installate: le applicazioni stalkerware possono nascondersi dietro falsi nomi e avere accesso a messaggi, chiamate, posizione e altre attività personali. Per esempio, un'applicazione con il nome "Wi-Fi" che ha accesso alla geolocalizzazione è potenzialmente sospetta. Poi bisogna disinstallare le app che non vengono più utilizzate e controllare le impostazioni di download da "fonti sconosciute" sui dispositivi Android. Se questa funzione risultasse abilitata, una terza persona potrebbe aver installato un software indesiderato. Un’altra precauzione è controllare la cronologia del browser. Per scaricare gli stalkerware, il persecutore dovrà visitare alcune pagine web sconosciute all'utente colpito. Se non risulta presente alcuna cronologia, il perpetratore potrebbe averla cancellata.

Come proteggersi

Se si vuole stare tranquilli bisogna pensare di utilizzare una soluzione di sicurezza informatica affidabile, ad esempio installando antivirus aggiornati che possano proteggere da minacce mobili ed esegue controlli regolari sul dispositivo. Il fenomeno dello stalking è molto diffuso in Italia sotto diverse forme che rientrano nella violenza domestica, e le vittime nella stragrande maggioranza dei casi sono donne. Abbiamo provato ad approfondire questo aspetto con l’Avvocato Ilaria Scaccabarozzi, del Soccorso violenza sessuale e domestica della clinica Mangiagalli di Milano e telefono donna dell’Ospedale Niguarda: “scoprire di avere questo tipo di app sul proprio telefono non è scoprire un atto di amore o di attenzione da parte del proprio compagno: questo è un vero e proprio atto di controllo, sicuramente non dettato da sentimenti positivi. Questo tipo di controllo che limita la libertà e la serenità, assume i contorni di un maltrattamento e può sconfinare in ipotesi di stalking. Quindi attenzione a non minimizzare”.

Cosa fare prima di rimuovere gli stalkerware da un dispositivo

La prima reazione potrebbe essere quella di rimuovere subito l’applicazione, ma è bene fare alcune riflessioni, innanzitutto valutare le conseguenze. La persona che ha scaricato ad insaputa del proprietario il software sul dispositivo potrebbe accorgersi della sua rimozione. Se si tratta di una persona violenta, questo potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza.

Il consiglio dell’Avvocato Ilaria Scaccabarozzi, da decenni impegnata nel contrasto alla violenza contro le donne e la violenza domestica,  è di non cancellare l’applicazione: “se e quando si scopre una cosa del genere, non cancellare ma andare da un legale, dalle Forze dell’Ordine o rivolgersi ad un centro antiviolenza: insomma, non muoversi da sole ma con l’aiuto di qualcuno. E’ importante mantenere traccia di quanto sta accadendo e, con l’aiuto di personale specializzato, attivare una rete di protezione. Questo è un segnale che non va sottovalutato e che apre le porte a possibili atteggiamenti più violenti: per questo è importante farsi aiutare”.

Azioni contro la cyberviolenza

Dal 2021, insieme ad altri quattro partner, Kaspersky collabora al progetto europeo "Destalk" sostenuto dalla Commissione europea attraverso il programma per i Diritti, l'uguaglianza e la cittadinanza. Secondo i dati rilevati da Kaspersky, nel 2020, sono circa 6.459 gli utenti europei mobili colpiti da stalkerware. Germania, Italia, Francia e Spagna sono stati i Paesi più interessati dal fenomeno.

A novembre 2020, Kaspersky ha rilasciato TinyCheck, uno strumento anti-stalkerware gratuito che ha l’obiettivo di aiutare le organizzazioni no-profit a sostenere le vittime di violenza domestica e proteggere la loro privacy. La caratteristica unica di questo strumento è la capacità di rilevare gli stalkerware e informare gli utenti colpiti senza che il persecutore lo sappia. Lo strumento è stato positivamente accolto dalla community di sicurezza informatica e viene costantemente aggiornato grazie alla collaborazione di tutti gli esperti che ne fanno parte.

 

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