Cresce la preoccupazione per la diffusione del contagio in alcune aree dell’Emilia Romagna. Dopo l'Imolese, annunciata da sabato la zona 'arancione scuro' per l'intera provincia di Bologna. Tutte le scuole faranno la didattica a distanza e saranno vietati gli spostamenti se non per comprovati motivi. Le misure più severe serviranno a contenere il virus anche in considerazione della circolazione della cosiddetta variante inglese
Dopo la riunione tra Regione e sindaci dei Comuni della Città Metropolitana di Bologna per decidere come affrontare la crescita di contagi esplosa nell’area, è stata annunciata da sabato la zona 'arancione scuro' per l'intera provincia bolognese. Tutte le scuole faranno la didattica a distanza e saranno vietati gli spostamenti se non per comprovati motivi. Le misure più severe serviranno a contenere il virus anche in considerazione della circolazione della cosiddetta variante inglese (SPECIALE CORONAVIRUS - LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA).
Attesa la nuova ordinanza di Bonaccini
Domattina il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini firmerà un'ordinanza che sarà in vigore fino al 14 marzo per le nuove limitazioni in tutta l'area della Città metropolitana di Bologna. Non vengono sospese, come avviene per la zona rossa, le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona e i negozi.
La Città metropolitana bolognese "sotto osservazione"
"Quando si parla di un'ondata rispetto a un'altra sembra quasi che il virus non circoli tra una e l'altra - ha sottolineato l'assessore alla Sanità Raffaele Donini -. In realtà questo è un terzo picco di una pandemia che è ancora lì da un anno, che non è mai stata debellata". Secondo l'assessore, l'aumento di incidenza di casi registrato nelle ultime settimane, in particolare nel Bolognese, potrebbe essere il frutto della "coincidenza della cosiddetta 'zona gialla', di un sistema di restrizioni più blando, e di una presenza di una mutazione genetica del virus". La situazione è sotto stretta osservazione. "Dobbiamo capire se queste misure sono sufficienti per addolcire, fermare e ridurre la curva oppure se serva, come abbiamo fatto per esempio nel circondario imolese, a livello locale, con un tasso di incidenza particolarmente elevato, adottare ulteriori misure di contenimento. Lo abbiamo fatto per il circondario imolese, lo stiamo valutando ovviamente anche per la Città metropolitana bolognese" ha concluso il responsabile alla Salute dell’Emilia Romagna.
approfondimento
Covid Italia, terapie intensive sopra la soglia "critica" in 8 Regioni
A Bologna prolungato al 6 aprile lo stop alla vendita alcolici dalle 18
In particolare prosegue la stretta per evitare assembramenti e contagi nel cuore di Bologna. Il sindaco Virginio Merola ha infatti deciso di confermare l'ordinanza, adottata a inizio mese, che vieta agli esercizi di vicinato del settore alimentare e misto del centro storico la vendita di bevande alcoliche dalle 18 alle 6 del giorno successivo. L'ordinanza è stata firmata e resterà in vigore da domani, venerdì 26 febbraio 2021, fino a martedì 6 aprile 2021. La misura, si legge nell'ordinanza del sindaco, è stata presa per contrastare e contenere il diffondersi del coronavirus, "anche alla luce della propagazione di nuove varianti" e in considerazione del fatto che nel centro storico della città continuano a verificarsi "diffusi fenomeni di assembramento di persone, specie nelle ore serali, intente a consumare bevande, soprattutto alcoliche, ignorando pericolosamente tutte le regole di prevenzione e sicurezza stabilite per contenere la diffusione del virus".