
Covid, con la pandemia le liti fra condòmini aumentano del 70%: nuove regole di convivenza
Il lockdown e le restrizioni legate all’emergenza sanitaria - spiega lo studio Condominio Chiaro - hanno portato a una crescita delle tensioni fra persone che vivono nello stesso stabile o palazzo. Serve quindi un nuovo modo di amministrare gli immobili, dice il Ceo Emilio Giffi, che “non può prescindere dall’introduzione di strumenti tecnologici”

Nel 2020 la pandemia di Covid-19 e il lockdown hanno costretto gli italiani a rimanere chiusi in casa per molti mesi, con rigide restrizioni sugli spostamenti. Una condizione che ha portato, complice lo stress, a un aumento di quasi il 70% delle liti fra condòmini
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Lo riporta Condominio Chiaro - studio che si occupa di gestione dei condomini in modo innovativo - secondo cui è necessario rivedere le regole di convivenza, ma anche il modo in cui gli stabili vengono amministrati
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Infatti, spiega Condominio Chiaro, non sempre gli amministratori hanno saputo porre rimedio in modo adeguato alle liti fra condòmini
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La problematica più frequentemente riscontrata è stata quella relativa all’organizzazione delle assemblee, poiché difficilmente si dispone di spazi abbastanza grandi da ospitare i condòmini in sicurezza

Al secondo posto, il cambio di orario in cui maggiormente si richiede l’aiuto dell’amministratore per interventi, segnalazione di problematiche o discussioni

Se prima della pandemia le richieste si concentravano nella prima mattina o nella fascia serale, ora, con gli orari mutati dei condòmini, arrivano ad ogni ora del giorno
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“Il Covid-19 ha sconvolto ogni aspetto della nostra vita, sarebbe stato assurdo pensare che non ci sarebbero state conseguenze all’interno dei condomini, luogo in cui abbiamo trascorso gran parte del nostro tempo nell’ultimo anno”, spiega Emilio Giffi, Ceo di Condominio Chiaro
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“Questo ha portato a vivere diversamente anche gli spazi comuni, chiedendo ai propri amministratori un numero sempre maggiore di interventi, sempre da svolgere nel rispetto delle norme anti-Covid e del distanziamento sociale. In moltissimi casi, però, gli amministratori non si sono dimostrati in grado di gestire la situazione”
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“Oggi chi amministra un condominio, e vuole svolgere questo ruolo con professionalità, non può prescindere dall’introdurre strumenti tecnologici, avendo cura poi di illustrarne l’utilizzo anche ai condòmini più anziani o meno avvezzi alla tecnologia”, aggiunge Giffi
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“Noi già da anni ci affidiamo alla tecnologia per offrire un servizio più completo, ma ora stiamo introducendo ulteriori novità per il 2021, come ad esempio l'istallazione di lavagne elettroniche interattive negli androni degli stabili, che i condomini possono gestire anche da app per cellulare, la disponibilità permanente di una piattaforma di videoconferenza tra il nostro team ed i condomini, sito web condominiale accessibile h24”
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“A questo - continua - aggiungeremo anche la possibilità di richiedere degli interventi per problemi in diversi modi, ovvero tramite lavagna elettronica, il sito web o una telefonata ad un numero verde gratuito attivo H24”
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“Tutti questi servizi innovativi non avranno nessun costo aggiuntivo per i condomini - spiega Giffi - è un'opera di digitalizzazione che migliorerà l'erogazione dei nostri servizi e la vita delle persone all'interno dei condomini, garantendo un livello di trasparenza e accessibilità alle informazioni mai visto in questo settore”
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Tuttavia, aggiunge Giffi, “la tecnologia da sola non può bastare, ricordiamoci che abbiamo pur sempre a che fare con delle persone, non con dei robot”
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“Per questo - dice il Ceo - a tutti i nostri amministratori, da sempre reperibili h24 7/7, abbiamo chiesto di focalizzarsi ancora di più sull’ascolto del condomino, cercando di implementare le loro capacità di relazionarsi con gli altri e di mediazione”
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“Molte delle dispute tra condòmini in questi mesi sono nate dalla stanchezza e dallo stress e - conclude Giffi - con un sapiente intervento dell’amministratore, possono essere placate in poco tempo, chiedendosi scusa reciprocamente”