
Covid, in Italia 84mila vaccinati: a che punto sono le regioni a una settimana dal Vax Day
Carenze di personale sanitario e di siringhe di precisione sono le cause che stanno rallentando la prima fase della campagna vaccinale in Italia, sette giorni dopo la somministrazione della prima dose. Sulle 479.700 dosi consegnate, finora ne sono state iniettate poco più di 84mila. Ecco i dati regione per regione

A una settimana dal Vaccine Day del 27 dicembre, sono state somministrate finora in Italia 84.730 dosi del vaccino contro il Covid, delle circa 480mila consegnate finora nella Penisola: il 17,66%. Un dato che preoccupa per la lentezza di questa prima fase di campagna vaccinale: "Occorre una poderosa accelerazione", avverte la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, sottolineando che "le regioni devono mettersi a correre". Tra le cause che emergono per la lentezza delle vaccinazioni, la mancanza di personale e delle siringhe di precisione
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In Italia sono state somministrate finora 84.730 dosi del vaccino, 50.643 delle quali a donne e 34.087 a uomini. La fascia d'età a cui sono state iniettate più dosi è quella 50-59 anni (24.088 vaccinazioni), seguita dalla fascia 40-49 (19.404) e da quella 30-39 (14.913). La stragrande maggioranza delle vaccinazioni riguarda operatori sanitari e socio-sanitari (75.327), a seguire personale non sanitario (4.190) e anziani ospiti delle Rsa (5.213)
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Mentre la provincia autonoma di Trento marcia a ritmo sostenuto (con il 45% delle dosi consegnate), il Lazio è la prima regione per vaccini somministrati in assoluto, oltre 17mila e 300 (quasi il 38%). A seguire Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Toscana e Piemonte, mentre sei regioni non arrivano al 10% delle fiale a loro disposizione: Abruzzo, Valle d'Aosta, Calabria, Lombardia, Sardegna e Molise
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È polemica sull'andamento della campagna vaccinale in Lombardia. Finora è stato somministrato soltanto il 3% delle 80.595 dosi ricevute. L'assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera ha risposto agli attacchi delle opposizioni: "Polemiche pretestuose. La campagna partirà il 4 gennaio con 10mila dosi al giorno, quota che potrà essere successivamente incrementata fino a 15mila"
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In Toscana la percentuale di dosi somministrate è arrivata al 26,1%. La regione ha scelto di cominciare da subito con l'iniezione del vaccino agli anziani residenti nelle Rsa, oltre che con il personale sanitario, hanno spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani e l'assessore alla sanità Simone Bezzini

Procede la campagna vaccinale nel Lazio, la seconda regione più avanti con il 37,9% delle dosi somministrate. È la prima regione per vaccini somministrati in numero assoluto: oltre 17.300

La Basilicaa è al 23,2% di dosi somministrate. La vera e propria campagna vaccinale è cominciata il 2 gennaio con la somministrazione a medici e personale sanitario delle 4.875 dosi consegnate alle Aziende sanitarie lucane nelle ultime ore del 2020

In Puglia la campagna vaccinale è arrivata finora al 18,3% di dosi somministrate. "Sono 30 le postazioni, in tutte le province, impegnate nelle attività di vaccinazione del personale sanitario e degli ospiti e operatori delle Rsa", ha fatto sapere l'assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco. "Sono 78.800 gli operatori sanitari pugliesi che hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid", ha aggiunto Lopalco

Si procede a rilento anche in Calabria, con solo il 3,5% delle dosi consegnate somministrate finora. Qui come in altre regioni, tra i problemi c'è la mancanza di personale: i medici sono costretti a somministrare le dosi anche fuori dall'orario di lavoro, racconta chi si occupa della campagna vaccinale sui territori

In Sicilia la percentuale di dosi iniettata è al 14,9%. Il calendario nell'isola prevede che la prima fase terminerà a marzo e coinvolgerà medici, operatori sanitari, ospiti Rsa e cittadini da 80 anni in su. In primavera scatterà la fase 2, perché dopo marzo toccherà agli over 70, al personale degli uffici pubblici e alle categorie fragili. Intanto l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza auspica limitazioni per chi non vuole sottoporsi al vaccino: "È una mossa ragionevole e ha già avuto successo con i vaccini per i bambini"

A rilento anche la Sardegna, con solo il 2,3% delle dosi somministrate finora. Nell'isola concorre anche il fattore ferie del personale, motivo per cui in alcune strutture le vaccinazioni della "fase 1" partiranno solo il 7 gennaio
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