Coronavirus, mercato nero del vaccino su dark web: scoperta di un team di cyber security
I farmaci devono ancora arrivare nei canali ufficiali, ma sono già pubblicizzati sul mercato nero online e illegale. Una società italiana che si occupa di sicurezza informatica ha trovato circa una ventina di “black market” che avrebbero messo in vendita il prodotto di Pfizer Biontech
Il vaccino anti Covid-19 deve ancora arrivare nei canali ufficiali, ma è già pubblicizzato sul dark web, ossia il mercato nero illegale digitale che non è accessibile con i comuni browser o motori di ricerca. È quanto ha scoperto un team di cyber-security di Yarix, società italiana che si occupa di sicurezza informatica
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Nicola Bressan, del team di tecnici, ha parlato della scoperta fatta riguardo ai market digitali illegali che starebbero già tentando di inserirsi nella vendita delle fiale del vaccino
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"Con il nostro team di cyberthreat intelligence - ha spiegato Bressan all'Agi - abbiamo cercato annunci che potessero essere legati alla pandemia. Un lavoro complesso, perché sul dark web le risorse non sono indicizzate, e dunque bisogna conoscere l'indirizzo finale del sito per poterlo visitare"
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I mercati nel dark web sono molto volatili e appaiono e scompaiono nel giro di un giorno, oppure cambiano forma per restare anonimi e per difendersi dalle indagini della polizia. Il team italiano ha parlato di circa una ventina di black market famosi, che hanno messo in mostra test rapidi o farmaci inizialmente vietati dall'Aifa, come l'idrossiclorochina
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Nell'ultimo periodo su questi "mercati" illegali sarebbero apparsi anche annunci sui vaccini a marchio Pfizer-Biontech. I presunti venditori starebbero sfruttando il fatto che sia il primo entrato in commercio
Il team di informatici ha poi scovato almeno "5 o 6 venditori che si dichiarano basati in Inghilterra o in America e che hanno sparso sul dark web almeno un centinaio di inserzioni. Si tratta di negozi già accreditati tra i clienti per la vendita di droga, allucinogeni, oppiacei. E che hanno scelto questo nuovo mercato proprio basandosi sull'affidabilità dimostrata in passato"
Per l'eventuale compratore che volesse una dose del vaccino sarebbe però impossibile verificare che si tratti di un preparato reale. "Per assurdo andrebbe fatto anallizzare in un laboratorio proprio della casa madre, perché la formula è segreta", hanno spiegato gli informatici
Ma sul mercato nero legato al Covid si troverebbero anche certificati falsi. "In un 'blog' russo abbiamo trovato attestati di positività e negatività falsi, con tanto di firma del medico, per una somma di circa 100 euro"
Gli esperti hanno spiegato che "altri marketplace illegali hanno deciso di non pubblicare annunci di questo tipo per evitare l'attenzione mediatica e delle forze dell'ordine e subirne le conseguenze" perché il loro business principale in questo caso sarebbe legato a droga e farmaci
Ma come è possibile raggiungere questi "black market"? Basterebbe un semplice computer e un browser, diverso da Google, con opzioni aggiuntive e un software specifico in grado di navigare in questa rete confinata in un altro estremo rispetto a quella normale. Poi, servono conoscenze informatiche in grado di aggirare l'assenza di indicizzazione
Una volta entrati nel dark web si ha davanti una semplice piattaforma di commercio, molto simile ad Ebay, dove si trovano le categorie, una barra di ricerca, e una serie di annunci
Coloro che agiscono sul mercato illegale digitale sono hacker che violano un sistema e vogliono trarne profitto, di solito, cercando di vendere i dati violati o anche solo le loro capacità sul dark web. Contro gli hacker agiscono società come Yarix, che si occupano di prevenire rischi di attacchi. Si tratta di analisti che lavorano sotto copertura per recuperare le informazioni e usarle poi a fini etici
"Incidentalmente, riusciamo a individuare fenomeni legati ai trend del momento, come quello del Covid. In questi casi - ha detto Bressan all'Agi - collaboriamo con il Cnaipic (Centro nazionale anti-crimine informatico e delle infrastrutture critiche, ndr.) se ci imbattiamo in informazioni importanti per la sicurezza nazionale e per le infrastrutture critiche"