Firenze, trovata terza valigia con resti umani: un tatuaggio possibile svolta per indagini

Cronaca
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Carabinieri a lavoro, con l’aiuto dei cani molecolari, nel terreno alla periferia della città dove sono stati trovati tre bagagli contenenti i resti di un uomo e una donna, incartati con nylon, pellicola e nastro adesivo. Un tatuaggio sul corpo dell'uomo potrebbe dare una svolta alle indagini

A Firenze sono iniziate le nuove ricerche nel terreno in cui ieri, lunedì 14 dicembre, è stata ritrovata una terza valigia con all’interno i resti di una donna. In particolare, si tratterebbe di un tronco umano in avanzato stato di decomposizione. Nello stesso campo, giovedì e venerdì sono state trovate altre due valigie contenenti resti attribuiti a un uomo che sarebbe stato ucciso da una coltellata alla gola e poi fatto a pezzi. Il terreno si trova vicino al carcere di Sollicciano e alla superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Le nuove ricerche dei carabinieri, con l’aiuto dei cani molecolari, sono state disposte per cercare i resti mancanti della seconda vittima, svolgere approfondimenti e capire se ci siano altre valigie nella zona. Il quotidiano Repubblica spiega che tra gli indizi al vaglio degli inquirenti ci sarebbe un tatuaggio a forma di àncora che potrebbe dare una svolta al caso.

I corpi forse di una coppia scomparsa nel 2015
 

Sarebbe proprio un tatuaggio, rinvenuto sull’avambraccio dell'uomo, uno degli elementi principali su cui si stanno concentrando le indagini, spiega Repubblica. Si tratta di un disegno a forma di àncora con sotto la scritta della città albanese. L'indizio potrebbe combaciare con il caso di Shpetim e Teuta Pasho, marito e moglie di origini albanesi scomparsi a Castelfiorentino nel novembre del 2015, in circostanze mai chiarite. Gli inquirenti starebbero valutando anche la posizione del figlio della coppia, all'epoca dei fatti detenuto. I resti sarebbero stati come "incartati", con nylon, pellicola e nastro adesivo, forse per rallentarne la decomposizione. In due delle tre valigie, sarebbe presente poi anche una sorta di imballaggio, simile a un piumino.

La terza valigia contenente resti di una donna

Le tre valigie contenenti resti umani sono state scoperte alla periferia di Firenze, nel terreno agricolo sotto la superstrada Firenze-Pisa-Livorno che confina con la recinzione perimetrale posteriore del carcere di Sollicciano. I resti nei primi due bagagli sarebbero della stessa persona, un uomo, mentre all'interno della terza valigia ci sarebbe la seconda gamba di una donna. Il riconoscimento è avvenuto grazie allo stesso calzino a righe. L’ultima scoperta è stata fatta nel pomeriggio di lunedì dai carabinieri del nucleo investigativo di Firenze che erano impegnati in un sopralluogo per le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ornella Galeotti, partite il 10 dicembre scorso: risale a quel giovedì, infatti, il ritrovamento della prima valigia. Il terzo bagaglio, come gli altri, era pieno di fango e sarebbe rimasto nel campo per diverso tempo. Un’ipotesi è che le tre valigie siano state gettate una dopo l’altra dalla superstrada che passa sopra il terreno. Le nuove ricerche cercheranno di capire anche se c’è una quarta valigia nascosta tra la vegetazione: presumibilmente potrebbe contenere ciò che manca dei resti del secondo cadavere.

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Il sopralluogo dei carabinieri dopo il primo ritrovamento - ©Ansa

Il ritrovamento delle prime due valigie

La prima valigia era stata trovata dal proprietario del terreno in mezzo alla vegetazione, lungo l'argine alla base della sopraelevata della superstrada Fi-Pi-Li. L’uomo l’ha vista mentre stava facendo pulizie nel campo per evitare nuovi problemi di allagamenti dovuti all'acqua piovana. All'interno del bagaglio c’era, avvolto in una specie di telo, il tronco di un uomo saponificato. Il giorno dopo, l'11 dicembre, i carabinieri hanno scoperto la seconda valigia nel corso di un sopralluogo: è stata trovata a circa 70 metri dalla prima e dentro c’erano altri resti umani (arti inferiori di una persona) e una specie di giubbotto. Nel bagaglio c'era anche la gamba di un corpo femminile. In base ai risultati dell’autopsia svolta sabato, sarebbe morta a causa di una ferita alla gola inferta con un coltello. Ampio, al momento, anche l'arco temporale a cui far risalire il decesso: da sei mesi a due anni indietro rispetto al ritrovamento dei resti.

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