Rinvenuta in un terreno agricolo poco fuori la città toscana, vicino alla superstrada FI-PI-LI, dove qualche giorno fa era stato scoperto il corpo a pezzi di un uomo contenuto in due bagagli a mano. Secondo gli inquirenti si tratterebbe del cadavere di una donna
Si infittisce il mistero sui ritrovamenti di resti umani a Firenze. Dopo la scoperta di due valigie nei giorni scorsi contenenti parti saponificate del cadavere di un uomo, nello stesso campo alla periferia della città i carabinieri ne hanno trovato una terza. In base alla prima ispezione effettuata dal medico legale, i resti umani rinvenuti nel bagalio trovata apparterrebbe a una donna. La mattina del 15 dicembre verso le nove riprenderanno le ricerche in cui saranno impegnati anche i cani in arrivo dal nucleo cinofilidi Bologna.
Sul primo cadavere scoperto i segni di uno coltellata alla gola
La scoperta è stata fatta questo pomeriggio nel corso di un nuovo sopralluogo da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Firenze, coordinato dal sostituto procuratore Ornella Galeotti, a ridosso della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, in un terreno che confina anche con la recinzione perimetrale posteriore del carcere di Sollicciano dove tra il 10 e l'11 dicembre erano state trovate le prime due valigie contenenti i resti di un uomo. Il decesso di quest'ultimo, secondo l'autopsia svolta sabato scorso, sarebbe stato causato da una ferita mortale alla gola inferta con un coltello. Un dato al momento che è una delle poche certezze di questo macabro giallo. Il rinvenimento odierno, spiegano i militari, è avvenuto a distanza di circa 100 metri in direzione Pisa, alla base della sopraelevata della superstrada FI-PI-LI, tra la medesima arteria stradale e la recinzione del carcere. Nulla al momento sull'identità del primo corpo: in attesa di avere qualche aiuto dal dna, l'ipotesi è che possa trattarsi di un uomo tra i 40 e i 60 anni, bianco. Ampio al momento anche l'arco temporale a cui far risalire il decesso: da sei mesi a due anni indietro rispetto al ritrovamento dei resti.
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Le prime ipotesi: valigie gettate dalla sopraelevata della superstrada
Secondo le prime ipotesi fatte dagli inquirenti, le tre valigie sarebbero finite in quel campo dopo essere state gettata dalla superstrada che passa sopra, presumibilmente per così dire in sequenza. Per portare le valigie nel terreno, infatti, l'alternativa è che l'autore o gli autori del gesto abbiano percorso una strada vicinale in prossimità del penitenziario. Ulteriori ricerche saranno effettuate nelle prossime ore alla ricerca di un'eventuale quarta valigia nascosta tra la vegetazione di quel terreno: a logica dovrebbe contenere ciò che manca dei resti del secondo cadavere. Intanto, sempre a logica, ragionano gli investigatori, le due morti dovrebbero collocarsi in uno stesso contesto delittuoso. Avvolto al momento dal più fitto mistero.