
Covid: dalla Lombardia alla Calabria, quali regioni cambiano colore e cosa succede
Dal 13 dicembre nessun territorio in Italia è più considerato ad alto rischio di contagi da Coronavirus. L'Abruzzo è l'ultimo a passare all'area arancione, mentre Lombardia, Piemonte, Calabria e Basilicata diventano gialle. Quali restrizioni restano e cosa invece si può tornare a fare

Da oggi 13 dicembre Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria sono diventate zona gialla e l'Abruzzo, unica regione ancora rossa, è tornata arancione. In Italia non ci sono più aree ad alto rischio. La situazione è in deciso miglioramento su tutto il territorio, ma gli esperti sottolineano che bisogna continuare a rispettare le regole sul distanziamento, perché non si tratta di un "liberi tutti"
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Resta la raccomandazione di prestare prudenza e attenzione, soprattutto nei giorni delle festività natalizie e di fine anno, anche per evitare eventuali ricadute e il fondato rischio di una terza ondata nelle prossime settimane. Le regioni rosse sono passate prima da 8 a 5, poi soltanto a una, da oggi nessuna. In queste ultime settimane sono diventate arancione oltre a Lombardia, Piemonte e Calabria, anche Campania, Toscana. Provincia autonoma di Bolzano e Valle d'Aosta
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L'Abruzzo è passato da rosso ad arancione per decisione del governatore Marsilio, poi da arancione a rosso per decisione del Tar che ha accettato la richiesta del governo di sospensione della zona arancione, infine il 13 dicembre torna a essere nuovamente arancione con l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza
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Per effetto della nuova ordinanza, quindi, le regioni rosse sono 0, le regioni arancioni (e una provincia autonoma) sono 4 e le regioni gialle (e una provincia autonoma) sono 15. Le regioni in zona gialla sono: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche, Puglia, Umbria, Lazio, Liguria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Basilicata, Calabria
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Le regioni in zona arancione sono: Campania, Toscana, Provincia autonoma di Bolzano, Valle d'Aosta, Abruzzo

Nel corso delle prossime settimane la situazione potrebbe cambiare e portare l'Italia quasi completamente in zona gialla. Tutto dipende dalla valutazione di una serie di parametri che aiutano gli esperti a valutare i diversi fattori di rischio in ogni regione. Ma cosa cambia con il passaggio dall'arancione al giallo?

Riguardo alla scuola nelle zone rosse le lezioni restavano in presenza fino alla prima media, mentre nelle altre fino alla terza media. Ma sono spesso le Regioni, e in diversi casi anche i Comuni, a decidere con delle proprie ordinanze, e non mancano le polemiche e i ricorsi al Tar

Nelle regioni rosse e anche in quelle arancioni sono vietati gli spostamenti tra regioni e tra comuni, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità, ed è sempre necessaria l'autocertificazione. (Nella foto: il porto di Catanzaro)

Bar, pasticcerie e ristoranti sono chiusi ed è consentito solo l'asporto o la consegna a domicilio fino alle ore 22. Attività aperte fino alle ore 18, invece, in zona gialla

Vale per tutti il "coprifuoco", dalle 22 alle 5, e rimane la chiusura, sull'intero territorio nazionale, di cinema e teatri, la sospensione degli spettacoli dal vivo, lo stop a una serie di attività sportive

L'obbligo di indossare la mascherina resta anche nelle zone gialle e anche all'aperto, oltre al distanziamento sociale, considerate di fatto le vere "armi" per contrastare in maniera efficace la diffusione del coronavirus

Per quanto riguarda le festività natalizie, il dpcm in vigore dal 4 dicembre scorso impone altre restrizioni, in particolare nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, ma ancora si tratta sulla possibilità di autorizzare almeno gli spostamenti tra comuni