Covid, Miozzo (Cts): “Virus non ammette deroghe, spostamenti a Natale andrebbero ridotti”

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Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico: “Mi rendo conto del messaggio terribile che mandiamo alle famiglie, ma sono proprio gli incontri tra non conviventi a essere potenziali occasioni di contagio. Essere familiari non è un passaporto di immunità”. Sul rientro a scuola: “In moltissime realtà locali ci sono le condizioni per garantire la didattica in presenza. Se non riusciamo a riportare tutti gli studenti in classe nemmeno a gennaio, vorrà dire che avremo fallito come Paese”

"Gli spostamenti durante il periodo natalizio andrebbero ridotti, non aumentati. Questo virus non ci consente deroghe". L’avvertimento arriva dal coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo, che in un’intervista a La Stampa commenta l’ipotesi di una correzione all’ultimo Dpcm che consentirebbe di muoversi tra Comuni anche a Natale e Capodanno: “È una decisione politica, responsabilità del governo e, nel caso, del Parlamento”. E sul rientro a scuola aggiunge: “Se non riusciamo a riportare tutti gli studenti in classe nemmeno a gennaio, vorrà dire che avremo fallito tutti, politici e tecnici. Avremo fallito come Paese” (COVID: AGGIORNAMENTI - SPECIALE).

“Il fatto di essere familiari non è un passaporto di immunità”

"Noi tecnici abbiamo più volte sottolineato i rischi legati al movimento di un gran numero di persone - spiga Miozzo - Ma comprendo le contestazioni: è evidente che chi vive a Roma avrà dei vantaggi rispetto agli abitanti di un piccolo Comune sotto i 5 mila abitanti". "Mi rendo conto del messaggio terribile che mandiamo alle famiglie, a milioni di cittadini che non potranno incontrarsi con i loro cari a Natale - ammette il coordinatore del Cts - ma, è bene ricordarlo, sono proprio gli incontri tra non conviventi a essere sotto osservazione, perché potenziali occasioni di contagio. Il fatto di essere familiari non è di per sé un passaporto di immunità”. “Questo virus - conclude - non ci consente deroghe, che pure sono già state fatte, ad esempio, per permettere di fare visita a un anziano solo o malato".

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“In moltissime realtà locali ci sono le condizioni per il rientro a scuola”

Interrogato poi sulla questione del ritorno a scuola a gennaio e sull’opinione di Matteo Salvini secondo cui l’operazione “rischia di essere una catastrofe”, Miozzo osserva: “È francamente difficile sentire queste dichiarazioni, dopo più di otto mesi di lavoro e di confronto: è dalla fine di aprile che discutiamo di trasporti scolastici, ingressi scaglionati, monitoraggio sanitario, tamponi rapidi. Credo che in moltissime realtà locali ci siano le condizioni per garantire la didattica in presenza, in altre è necessario accelerare la ricerca di appropriate soluzioni”.

Milano, Liceo Agnesi, Professori nella scuola per fare le lezioni DAD, Didattica a Distanza, con gli studenti in collegamento da casa, Aule e Corridoi vuoti per la chiusura delle scuole superiori e l'avvio della DAD (Milano - 2020-10-26, Maurizio Maule) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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