
Covid, Save The Children: entro l’anno un milione di bambini poveri in più in Italia
È l'allarme che lancia l’organizzazione nella nuova campagna "Proteggiamo i bambini. Whatever it takes”, secondo cui 150 milioni di bambini in più, in tutto il pianeta, rischiano di cadere in povertà entro la fine dell’anno. Un minore su tre al mondo potrebbe vivere senza cibo sufficiente e accesso a beni e servizi essenziali. Il coronavirus rischia poi di aumentare ancora il tasso di dispersione scolastica nel nostro Paese che è già al 14%

Più povertà e meno scuola per i bambini in Italia e nel mondo a causa del Covid. È l'allarme che lancia Save The Children ritenendo che in Italia il numero di minori in povertà assoluta potrebbe considerevolmente aumentare fino a un milione entro l’anno
Tutti gli aggiornamenti sul coronavirusA causa del Covid, un minore su tre al mondo potrebbe vivere senza cibo sufficiente e accesso a beni e servizi essenziali. È la stima emersa dalla nuova campagna di Save the Children "Proteggiamo i bambini. Whatever it takes”, secondo cui 150 milioni di bambini in più, in tutto il pianeta, rischiano di cadere in povertà entro la fine dell'anno
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In particolare, 6,7 milioni di bambini sotto i cinque anni in più che potrebbero finire nella morsa letale della malnutrizione acuta e 426 bambini al giorno, 1 ogni 4 minuti, che solo in Africa rischiano di morire di fame entro la fine del 2020
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Entro la fine dell’anno, inoltre, il coronavirus potrebbe far scivolare un milione di bambini soltanto in Italia nella povertà assoluta, che vanno a sommarsi al milione di minori già considerati poveri
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Alla luce dell’impatto socio-economico del coronavirus, "la povertà assoluta minorile rischia di aumentare considerevolmente, andando ad ingrossare le fila dei 1.137.000 bambini (l'11,4% del totale) che già oggi sono privati dell'indispensabile per condurre una vita dignitosa", si legge nel rapporto
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"Il confinamento imposto nei mesi scorsi ha mostrato il lato più duro dell’impatto socio-economico della crisi sanitaria, impatto che rischia di protrarsi sul lungo termine senza adeguate politiche di resilienza”, si aggiunge
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In base a una ricerca condotta dall’organizzazione "nel mese di aprile, più di 4 famiglie su 10 (46,7%) con bambini tra gli 8 e i 17 anni, nel nostro Paese, hanno visto ridursi le risorse economiche a causa del Covid, il 44,7% ha dovuto tagliare le spese alimentari, una su tre (32,7%) ha dovuto rimandare il pagamento delle bollette (37.1% al Sud, e 43.8% nelle Isole) e una su quattro (26,3%) anche quello dell'affitto o del mutuo”

Il Covid rischia poi di aumentare ancora il tasso di dispersione scolastica che è già al 14%

Il rapporto ricorda che in Italia uno studente su 8 non ha un laptop e più di 2 minori su 5 (42%) vivono in case prive di spazi adeguati per studiare. Fattori che rischiano di aggravare ulteriormente il tasso di dispersione scolastica, che in Italia, negli ultimi cinque anni, è oscillato tra il 14% e il 15%, ben al di sopra del target Ue che prevedeva la riduzione di tale indice almeno al 10% entro il 2020 e rispetto al quale si è fissato un target nazionale al 14%", spiega l’organizzazione

"La pandemia rischia fortemente di alimentare quel circolo vizioso della povertà educativa che già soffoca il futuro di tanti bambini e tante bambine, soprattutto nelle aree più svantaggiate del nostro Paese. Le periferie educative del nostro Paese vanno trasformate in luoghi dove i più piccoli possano avere finalmente accesso a quelle opportunità indispensabili per costruirsi il futuro che sognano", ha affermato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children

Nel resto del mondo, dove un giovane su 3 non ha accesso al digitale e alle nuove tecnologie, a causa del Covid, sono 9,7 milioni i bambini e gli adolescenti che rischiano di non tornare mai più a scuola, con conseguenze disastrose sulla loro vita e sul loro futuro, in particolare per bambine e ragazze

"I bambini non sono stati colpiti direttamente dalla pandemia, ma sulle loro vite e sul loro futuro si sono abbattuti e si stanno continuando ad abbattere gli effetti indiretti più gravi dell'emergenza Covid. Perché se la pandemia ha interessato indistintamente quasi tutti i Paesi al mondo, allo stesso tempo il Covid si è imposto come un micidiale acceleratore di diseguaglianze", ha aggiunto Fatarella

E così “nelle periferie delle nostre città in Italia, così come negli angoli più remoti del pianeta, i bambini e le bambine che vivono nelle famiglie e nei contesti più fragili sono diventati ancora più vulnerabili", ha concluso la direttrice Generale di Save the Children

Tanti i volti noti del mondo dello spettacolo e della cultura a sostegno della campagna di Save The Children. A partire dall'attore Cesare Bocci (nella foto), ambasciatore dell'Organizzazione, protagonista di un video, girato in un teatro deserto, in cui ripercorre i mesi della pandemia e le sue conseguenze sulla vita e sul futuro di tante bambine e bambini, in Italia e nel mondo

E con lui Michela Andreozzi, Gianrico Carofiglio (nella foto), Tosca D'Aquino, Claudia de Lillo, Chiara Francini, Caterina Guzzanti, LaSabri, Silvia Salemi, Syria, Tinto e Anna Valle, oltre ai principali allenatori di calcio, da Massimiliano Allegri ad Antonio Conte, da Paulo Fonseca a Gian Piero Gasperini, e ancora Simone Inzaghi, Stefano Pioli, Andrea Pirlo, Claudio Ranieri e Luciano Spalletti

Fino al 31 dicembre è possibile sostenere la campagna inviando un sms al 45533 o chiamando lo stesso numero da rete fissa