Con l’aumento dei contagi in tutto il Paese, in alcuni Comuni sono state istituite delle misure più stringenti, per cercare di bloccare la diffusione del virus: ecco dove sono e che regole occorre seguire
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Dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, con l’aumento dei contagi da Coronavirus in Italia, in alcuni Comuni sono state istituite delle zone rosse a fronte di molti nuovi casi, per cercare di arginare la diffusione della malattia: ecco dove sono e che restrizioni sono in vigore
Il 20 ottobre, per i dati epidemiolgici provenienti dall'area metropolitana di Napoli, sarà disposta l'istituzione della zona rossa nel Comune di Arzano. Lo conferma una nota dell'Unità di Crisi regionale per l'emergenza Covid in Campania che anticipa i contenuti delle prossime ordinanze allo studio della Regione
Tra le ultime restrizioni in ordine di tempo ci sono quelle arrivate a Sambuca di Sicilia (Ag) fino al 7 novembre e Mezzojuso (Pa) fino al 24 ottobre dove i commissari prefettizi (il Comune è sciolto per mafia, ndr) hanno predisposto tutte le misure per presidiare le vie d'accesso al paese. Con un problema in più, visto che tutti i carabinieri della stazione sono risultati positivi. Chiusura anche a Galati Mamertino in provincia di Messina (dal 12 fino al 24 ottobre)
A Mezzojuso e Sambuca è vietata la circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, all'interno del territorio comunale, fatta eccezione per indifferibili esigenze lavorative o situazioni di necessità e motivi di salute, ma anche per l'acquisto o il consumo di generi alimentari e l'acquisto di beni di prima necessità, per una sola volta al giorno. Nei due comuni la principale modalità di lavoro sarà lo smart-working
Sempre in Sicilia, 97 positivi sono stati accertati attraverso il tampone molecolare e altri sessanta con quello rapido a Randazzo, in provincia di Catania. È la quarta zona rossa nell’isola. Il provvedimento resterà in vigore fino alle 24 del 26 ottobre
In Sardegna scatta il lockdown a Paulilatino, comune dell’Oristanese, dove da lunedì 19 chiudono scuole, negozi, esercizi pubblici e i residenti potranno uscire di casa solo per le urgenze e le esigenze primarie. Il provvedimento è stato adottato alla luce di alcune valutazioni con le autorità sanitarie. Nel paese sinora sono stati registrati solo due casi di positività al coronavirus, ma nelle ricostruzione della catena di contatti si teme che un gran numero di persone possano essere a rischio
Il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha disposto un'ordinanza di chiusura dei tre Comuni: "L'ordinanza di chiusura - si legge in una nota - consentirà di evitare un'ulteriore espansione del contagio e l'esecuzione di tamponi a tutta la popolazione, a eccezione dei bambini in età pediatrica, in modo da definire i livelli di contagio e le prossime azioni da intraprendere"
Nelle zone isolate per emergenza sanitaria "si possono continuare a svolgerele attività che erogano beni e servizi di prima necessità, le attività agricole e di allevamento, così come quelle connesse alla filiera agro-alimentare, le attività dei presidi sociosanitari e quelle veterinarie"
In Liguria, a Genova, istituite quattro zone rosse della città, secondo l’ordinanza del presidente della Regione Giovanni Toti, del 15 ottobre: dalle 12 di quel giorno è scattato il “divieto assoluto di assembramento”, il divieto cioè di fermarsi in spazi pubblici all’aperto se si è almeno in due persone. Le aree interessate dalla misura anti-contagio, come riporta anche il Secolo XIX, sono un'ampia zona del centro storico a Ovest di via San Lorenzo, molte vie e piazze della parte bassa di Sampierdarena, e poi Cornigliano e Certosa (Rivarolo)
In Calabria zone rosse sono state istituite su decisione di Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione dopo la morte della governatrice Jole Santelli, per i Comuni di Sant'Eufemia d'Aspromonte, nel reggino, e per Torre di Ruggiero, nel catanzarese
Sempre in Calabria, anche la tendopoli dei migranti a San Ferdinando (foto d'archivio) è stata dichiarata zona rossa. Il provvedimento è stato firmato il 17 ottobre da Spirlì e prende atto “dell’incidenza dei casi confermati nella comunità presente nella tendopoli, che si attesta su livelli significativi, atteso che quasi il 50% dei soggetti sottoposti a test sono risultati positivi”
Ancora in Calabria sono state istituite le zone rosse, nei comuni di Celico e Casali del Manco, in provincia di Cosenza. L'ordinanza attiva le disposizioni riguardanti la limitazione agli spostamenti e lo screening alle persone fisiche nei due comuni. Dal 19 ottobre chiuse tutte le attività commerciali, produttive, scolastiche, ad eccezione di quelle ritenute "essenziali"; imposto il divieto di allontanamento delle persone residenti nei due comuni, di ingresso e uscita e di spostamento, tranne per quelli ritenuti essenziali
A Napoli, un monitoraggio dellatask force istituita dal sindaco Luigi de Magistris e dall'assessore Francesca Menna, ha portato a una mappatura per zone. Nell’ultimo periodo esaminato (4-10 ottobre),come zona rossa, come riporta Il Mattino, è stata identificata un’“area calda” (Municipalità 3,4,7) caratterizzata da alta prevalenza dei contagi e alimentata dall’elevato incremento percentuale dei casi
Sempre nel Napoletano, è stata dichiarata zona rossa la frazione Ticciano di Vico Equense. Scattati i tamponi per verificare quanti degli 800 abitanti abbiano contratto il Covid 19