La donna, che compare nell'indagine sull'ex numero 2 della segreteria di Stato Vaticana, è accusata di peculato per distrazione di beni
Cecilia Marogna, la consulente di relazioni diplomatiche, che compare nell'indagine sull'ex numero 2 della segreteria di Stato Vaticana, il cardinale Angelo Becciu (CHI È), è stata arrestata dalla Guardia di Finanza, a Milano, su mandato di cattura internazionale emesso dal Vaticano. L'accusa nei confronti di Marogna è peculato per distrazione di beni. La donna sarà estradata e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria vaticana (LA DIFESA DI BECCIU - LE DIMISSIONI DEL CARDINALE).
L'inchiesta su Becciu e il coinvolgimento di Cecilia Marogna
Marogna, esperta in relazioni diplomatiche, con una società in Slovenia avrebbe stretto relazioni con la Segreteria di Stato, quando il cardinale Becciu era Sostituto, e avrebbe ricevuto mezzo milione di euro per le sue consulenze. La stessa Marogna, originaria di Cagliari, intervistata dal Corriere della Sera, nei giorni scorsi ha detto di avere ricevuto "500mila euro su 4 anni e incluso il mio compenso, i viaggi, le consulenze uscite da quel conto, situazioni da gestire in varie aree. I soldi sono giunti a tranche sulla mia società in Slovenia". In merito alle indiscrezioni, secondo le quali il denaro ricevuto sarebbe stato poi speso anche in shopping, la donna ha replicato: "Magari la borsetta era per la moglie di un amico nigeriano in grado di dialogare con il Presidente del Burkina Faso".