
Covid e scuola, proposta Anief: a personale bonus di 450 euro mensili per lavoro a rischio
La richiesta dell’associazione sindacale: insegnanti e personale Ata si espongono a un maggior rischio di contagio e per questo deve essere riconosciuta nei loro stipendi un’indennità, come succede per medici e infermieri. Il presidente Pacifico ipotizza una diaria giornaliera minima di 10 euro, quindi 300 euro al mese, a cui aggiungere 100 euro già stanziati nella scorsa legge di bilancio e altri 50 euro che potrebbero essere aggiunti nella prossima nota di aggiornamento del Def

Riconoscere al personale scolastico un'indennità per rischio biologico e lavoro gravoso. È questa la proposta di Anief. L’aumento degli stipendi, spiega l’associazione sindacale, potrebbe essere di 450 euro al mese
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Il bonus di 450 euro come aumento di stipendio mensile, secondo Anief, servirebbe a compensare il maggior rischio di contagio da coronavirus a cui si espongono insegnanti e personale Ata a scuola
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Anief, quindi, chiede un bonus sullo stipendio di insegnanti e personale Ata, proprio come succede per medici e infermieri
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A parlare della proposta è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in un’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola. Ha detto che la scuola, per l’alto numero di alunni presenti, va considerata come un luogo di assembramento e chi vi opera come lavoratore che si espone a un potenziale rischio quotidiano per la propria salute: rischio che, ha aggiunto, va considerato contrattualmente con una diaria giornaliera minima di 10 euro
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“Il Covid – ha detto Pacifico – ci deve far riflettere su diversi aspetti. Il primo problema fondamentale è la presenza di un rischio biologico effettivo a scuola perché c'è l'assembramento. Per questo deve essere garantito un assegno non solo al personale sanitario ma anche al personale scolastico"
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Secondo Pacifico, si tratterebbe di assegnare una quota anche solo di “10 euro al giorno, rispetto ai 40 euro di un infermiere e ai 100 euro di un medico”. “Non sarebbe la soluzione ma almeno un segno di attenzione da parte del governo”, ha aggiunto
Le parole di Pacifico
Secondo i conti di Anief, se fosse riconosciuta un’indennità di rischio di 10 euro giornalieri, sarebbero 300 euro gli aumenti mensili, a cui aggiungere 100 euro già stanziati nella scorsa legge di bilancio e altri 50 euro che potrebbero essere aggiunti nella prossima nota di aggiornamento del DEF. Per un totale, appunto, di 450 euro di aumenti mensili
“È chiaro che la frequentazione continuativa di un luogo pubblico, con un alto numero di individui presenti ogni giorno, mette a maggior rischio la salute. A iniziare dagli over 60 e dai lavoratori potenzialmente fragili”, ha sottolineato il sindacalista

E ancora: “A rendere il quadro potenzialmente più critico vi è l’insorgenza maggiorata, rispetto ad altre professioni – manuali, di concetto o intellettuali – di burnout, confermata dalla maggiore vulnerabilità psico-fisica di chi insegna e in generale di chi opera a scuola. Ed ecco perché l’Anief è tornata a chiedere per questi lavoratori la possibilità di operare da casa, senza quindi esporsi al rischio contagio, oltre che pensionamenti anticipati e senza penalizzazione alcuna per chi ne fruisce”

Pacifico ha sottolineato anche che le problematiche dei lavoratori della scuola legate al Covid non si riducono al rischio biologico non ancora considerato. Rimane, ha detto, “un problema legato alla mobilità, intesa come la possibilità di potersi ricongiungere con i propri cari. In questo momento ci vuole una mobilità straordinaria, delle procedure che permettano ai lavoratori di ricongiungersi con le proprie famiglie"
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C'è poi – ha detto ancora – il nodo da sciogliere sui “lavoratori fragili: deve essere prevista una finestra per l'uscita delle pensioni che non può essere superiore ai 61-62 anni e senza penalizzazioni. Si potrebbe dare una prima risposta considerando tutti i lavori svolti a scuola come gravosi”

Non si può continuare a ignorare l'alto numero di over 60 e di lavoratori potenzialmente fragili e il riscontrato livello di burnout e della maggiore vulnerabilità psico-fisica di chi insegna, ha detto ancora Pacifico. È tempo, ha aggiunto il sindacalista, di introdurre pensioni anticipate anche per chi siede dietro la cattedra, in tutti i cicli, e per chi ha superato una determinata soglia d’età

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Secondo il presidente Marcello Pacifico, “la situazione dei casi di positività a scuola è destinata a peggiorare” perché “quando arriveranno i test rapidi si scopriranno tanti casi di asintomatici. E anche i rischi per la salute si amplificano”

“Dunque – ha ribadito Pacifico – occorre assegnare, per tale impegno degli insegnanti e del personale Ata, una indennità di 10 euro al giorno di rischio biologico e lavoro gravoso, non molto diversa da quella assegnata a medici e infermieri”