Dopo essere fuggito per due volte dal recinto del Casteller, l'animale è stato ripreso grazie a una trappola a tubo già utilizzata in passato per lo stesso esemplare. La notizia è stata data dal Corpo forestale della Regione
L'orso M49 è stato catturato per la terza volta. L'animale era stato protagonista già di due fughe dal recinto del Casteller, l'ultima delle quali a fine luglio. La notizia è stata data dal Corpo forestale del Trentino Alto Adige. L'operazione è stata portata a termine nella zona del Lagorai, dove "Papillon", come è anche stato soprannominato, si trovava nell'ultimo periodo. Per catturarlo è stata usata una trappola a tubo già utilizzata in passato per lo stesso esemplare.
Le precedenti fughe di M49
Il plantigrado era fuggito per la prima volta nel 2019. Durante la prima evasione non aveva il radiocollare ed era riuscito a scappare appena dopo la cattura. Dopo 9 mesi era stato ricatturato sui monti di Tione, in Trentino, ed era stato trasportato nell’area faunistica di Casteller. Vari sono stati gli appelli del ministro dell’Ambiente Sergio Costa affinché l’orso non venisse soppresso, come sembrava essere intenzione del presidente della Regione Fugatti. A luglio del 2020 la nuova fuga dopo aver divelto la rete elettrificata, che era stata attrezzata appositamente per evitare che l'animale scappasse. M49 era stato munito di radiocollare per poterlo monitorare, ma ad agosto è riuscito a liberarsi dall'oggetto e non era più geolocalizzabile.
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Il soprannome Papillon
Il soprannome Papillon all'orso M49 era stato dato proprio dal ministro dell'Ambiente. L'appellativo era lo stesso di Henri Charrière, un noto fuggiasco francese. "Come volevasi dimostrare Papillon, soprannome di Henri Charrière, il fuggiasco francese, è il soprannome migliore che potevamo scegliere per l'orso M49", aveva osservato Costa dopo la seconda fuga del plantigrado.