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Scuola, sindacati: così non si torna in classe. Azzolina: si riapre il 14 settembre

Cronaca

Federica Tofani

 Il segretario Francesco Sinopoli: "Inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti. I dirigenti scolastici sono a caccia di spazi e serve un organico straordinario che al momento non c'è". La replica del Movimento 5 Stelle: dai sindacati solo polemiche. Azzolina: la scuola riapre il 14 settembre e sfido Salvini in tv. Il leader della Lega risponde: "Quando vuole e dove vuole"

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Toni molto accesi tra sindacati e governo. Al centro dello scontro la ripartenza della scuola a settembre. Da una parte la posizione delle varie sigle sindacali che non vedono le condizioni per riaprire, dall'altra il Ministro Azzolina che conferma che gli studenti saranno di nuovo in classe dal 14 settembre. "Oggi le condizioni per cui le scuole riaprano in presenza non ci sono: inutile continuare a raccontare che le cose vanno bene, bisognerebbe essere onesti. A causa del ritardo con cui il confronto è iniziato e la scarsità delle risorse la situazione delle scuole è drammatica. I dirigenti scolastici cono a caccia di spazi; serve un organico straordinario che al momento non c'è. La preoccupazione che sta nascendo è che siccome il tempo scuola si ridurrà si tornerà alla didattica a distanza". E' questo l'allarme lanciato dal segretario della Flc Cgil, Francesco Sinopoli. A queste dure critiche mosse all'unanimità dai sindacati, non si è fatta attendere la replica del Movimento 5 Stelle a difesa dell'azione di Governo e del Ministro Azzolina in una situazione emergenziale come quella del Covid. (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI LIVE)

Critiche al Ministro Azzolina

Sinopoli ha parlato nel corso della conferenza stampa "La scuola si fa a scuola" promossa da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda della scuola.  Molte critiche sono state rivolte direttamente al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, accusata di non aver gestito in questi mesi la situazione studiando piani concreti e attuabili per garantire la ripresa della scuola a settembre.

"La ministra Azzolina mente sapendo di mentire: chiedendo 80 mila posti non può illudere le famiglie facendo credere che ci saranno 80 mila assunzioni" ha detto la segretaria generale della Csil Scuola, Maddalena Gissi, che ha aggiunto "non ha voluto ascoltarci e siamo molto preoccupati. Le famiglie devono capire che siamo fermi al palo perché c'è stato un ritardo incolmabile”.

Uil Scuola: serve coesione, non propagnada

Un duro attacco al Governo arriva anche dal segretario generale della Uil scuola, Pino Turi che sottolinea la totale assenza di un piano di ripartenza aggravato dal fatto che il mondo della scuola non è coinvolto nelle decisioni. "La scuola é in questo momento come una casa che sta bruciando e la ministra Azzolina anziché chiamare i vigili del fuoco per spegnere l'incendio sta chiamano gli arredatori – ha dichiarato Turi - siamo esterrefatti dalla propaganda, siamo in una situazione di grande difficoltà e bisognerebbe essere coesi, ma la ministra dice che fa tutto lei. Intanto ogni giorno abbiamo dirigenti sconvolti e famiglie nell'incertezza".

La replica del Ministro Azzolina e del Movimento 5 Stelle

 

Non si è fatta attendere la risposta del Ministro Azzolina che ha confermato la riapertura della scuola il 14 settembre e l'esclusione di nuovi lockdown. "Mi attaccano ma ora vado in tv e spiego io - ha dichiarato - adesso basta, ho sbagliato a non farlo prima. Dai sindacati mi aspetto collaborazione. Sono pronta ad un

confronto televisivo con Salvini sulla scuola". Il leader della Lega, sul finire della giornata, ha raccolto il guanto di sfida. "Quando vuole e dove vuole", ha detto mentre era a Matera. "Da genitore - ha aggiunto - sono al fianco di genitori, insegnanti, presidi, sindaci e studenti che ancora non hanno capito che cosa succederà nella scuola. Abbiamo - ha continuato Salvini - un ministro evidentemente incapace di svolgere il suo ruolo".

 

 

 

 

 

 

M5s: "Lo sforzo fatto per la scuola non ha precedenti"

 

Ad interventire nella querelle in atto sono stati anche gli esponenti 5s in commissione Istruzione al Senato con una nota. “Ormai non passa giorno senza che qualcuno non si svegli la mattina e decida di attaccare polemicamente il governo sul tema della scuola. Oggi è il turno dei sindacati, che ancora scottati dalla fermezza con cui Azzolina e M5s hanno imposto l'assunzione dei docenti per il prossimo anno scolastico tramite un vero concorso, e dunque per merito e non secondo logiche a loro più care, ci informano che a loro dire le risorse per la ripartenza settembre non basterebbero". Secondo i pentastellati “lo sforzo messo in campo in queste settimane non ha precedenti, ma soprattutto senza precedenti è la situazione che si è creata a seguito dell'emergenza covid. Un contesto rispetto al quale servirebbero collaborazione e impegno. Invece le organizzazioni sindacali si dimostrano ancora una volta più inclini la polemica sterile e distruttiva che non a tutto questo, dimostrandosi in tutto e per tutto non dissimili da Salvini e dalla Meloni. Non importa, andremo avanti perché la priorità è dare risposte reali e concrete alla comunità scolastica. Le risorse ci sono e ovviamente se servirà se ne troveranno ancora, perché la scuola è in cima all'agenda politica del governo del MoVimento 5 Stelle, tanto più in questo periodo. Tutto il resto lascia il tempo che trova".