
Scuola, dai banchi con le ruote agli spazi negli asili: ecco le incognite per settembre
Sono tanti i dubbi sulla riapertura degli istituti a settembre, dopo lo stop per il coronavirus e le vacanze estive. Il primo riguarda la data d’inizio delle lezioni, su cui pesano le elezioni. Poi c’è il problema degli orari, delle distanze da mantenere e degli organici da rafforzare. LA GALLERY

Sono ancora tante le incognite sul ritorno a scuola a settembre, dopo lo stop per l’emergenza coronavirus e le vacanze estive. Tanti i nodi ancora da risolvere prima della riapertura. Una delle ultime novità annunciate dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina per il futuro è quella dei banchi monoposto. Si tratta di sedute con rotelle, “al momento la soluzione che garantisce il maggior distanziamento”, necessario per rispettare le norme anti-contagio per prevenire una nuova ondata del coronavirus. Dalle opposizioni polemiche sui costi, giudicati eccessivi
Scuola, ministro Azzolina punta su banchi monoposto con le rotelle. Polemiche per i costi
Tra gli altri aspetti ancora da chiarire ci sono il tempo pieno a rischio, gli organici da rafforzare e gli spazi da riorganizzare
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Un dubbio riguarda sicuramente la data d’inizio delle lezioni, che dovrebbe essere il 14 settembre. Sulla riapertura degli istituti, però, c’è l’ombra delle elezioni e la questione dei seggi elettorali. I presidi hanno chiesto di "evitare di far perdere ulteriori giorni di scuola ai nostri studenti"
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C’è poi il problema della riorganizzazione degli spazi, con gli istituti da ridisegnare per evitare che gli studenti siano troppo vicini o si creino assembramenti. Il metro di distanza, infatti, dovrà essere sempre assicurato quando si è seduti al banco
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Non è escluso che vengano usati spazi extra-scolastici, trasformando in classi strutture esterne come palazzetti dello sport o cinema
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Dove gli spazi non saranno sufficienti, probabilmente si faranno i turni e si accorceranno le lezioni
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Ed ecco un altro nodo: quello degli orari, che sono ancora tutti da immagine
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Probabilmente ci saranno degli ingressi a scuola scaglionati, anche per evitare gli assembramenti sugli autobus
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Si apre quindi il problema trasporti, che deve essere affrontare anche con le associazioni degli enti locali, Anci (Comuni) e Upi (Province)
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Le classi, poi, potrebbero essere divise in piccoli gruppi che seguiranno le lezioni in orari o giorni differenti
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Quello che si sa è che il tempo pieno è a rischio in molte scuole per carenza di spazi e di organico
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Altro problema è proprio quello dell’organico, che andrebbe rafforzato per riuscire a gestire gli ingressi scaglionati degli studenti e i turni fra i gruppi delle classi
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Vista la situazione non è escluso che alcuni alunni, soprattutto quelli più grandi, dovranno ancora seguire delle lezioni da casa
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Uno dei temi principali è quello delle risorse
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La ministra dell’Istruzione ha ribadito più volte che sui banchi multi-funzione "stiamo lavorando con il commissario straordinario Arcuri. Il bando per il loro acquisto è pronto, la gara partirà molto, molto presto". Sul numero necessario, Azzolina ha detto che “stiamo facendo le rilevazioni, le abbiamo fatte prima con l'ufficio scolastico regionale. E adesso anche con i dirigenti scolastici. Stiamo distinguendo per la scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado". La novità dovrebbe essere pronta per settembre
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Il commissario Arcuri dovrebbe rendere pubblici i dettagli del bando sui banchi monoposto. Si stima che potrebbero servirne tre milioni e il costo previsto si aggirerebbe intorno ai 300 euro ciascuno. Il commissario provvederà anche allo smaltimento dei banchi da eliminare
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Per quanto riguarda le mascherine, per ora restano obbligatorie “in tutte le situazioni (statiche o dinamiche) nelle quali non sia possibile garantire il distanziamento di un metro”. Ad esempio, quindi, quando ci si alza per andare in bagno o per fare la ricreazione. Ma non è escluso che prima di settembre vengano prese altre decisioni anche in base all’andamento dei contagi
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Tutta da immaginare, poi, è la ripresa delle attività negli asili: qui il concetto di banco è inesistente e il distanziamento sociale difficile da far rispettare. In questo caso "la riduzione dei gruppi deve essere consistente", hanno spiegato i rappresentanti dei docenti
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Tra gli altri nodi ancora da chiarire: il capitolo test sierologici, la gestione di eventuali casi di Covid, il trattamento delle persone più a rischio (tra gli insegnanti ma anche tra gli studenti)
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Sembra sicuro che, prima di rientrare a scuola, il personale docente e Ata sarà sottoposto ai test sierologici fatti volontariamente dai medici di base. Nulla di definitivo, invece, per quanto riguarda gli esami che verranno fatti agli studenti

Per quanto riguarda la misurazione della febbre degli studenti, "noi contiamo sulla responsabilità a casa delle famiglie. Se un bambino è già malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo sull'autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua autonomia può organizzarsi come crede", ha spiegato Azzolina