Monitoraggio Iss: indice Rt superiore a 1 in cinque Regioni, troppi focolai

Cronaca

In Veneto, Lazio, Toscana, Piemonte ed Emilia-Romagna la circolazione del virus è ancora rilevante. L'Istituto Superiore di Sanità invita alla cautela. Rezza: "Serve rafforzare le misure di distanziamento sociale"

 

Non è ancora tornata l'emergenza, ma l'allerta sul coronavirus nel nostro Paese deve rimanere alta (LEGGI IL LIVE DEL 10 LUGLIO). È questo in sintesi il messaggio del report di monitoraggio settimanale del ministero della Salute e l'Istituto Superiore di Sanità  (MAPPA DEL CONTAGIO - GRAFICHE). Se la criticità rimane bassa e i numeri dei contagi sono in lieve calo e "sebbene le misure di lockdown in Italia abbiano permesso un controllo efficace dell'infezione, persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti". LEGGI IL BOLLETTINO DEL 10 LUGLIO

"Casi in aumento rispetto alla scorsa settimana"

 

A livello nazionale, si osserva una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati e notificati al sistema integrato di sorveglianza coordinato dall'Iss rispetto alla settimana di monitoraggio precedente, con Rt nazionale inferiore a 1, sebbene lo superi nel suo intervallo di confidenza maggiore. In quasi tutte le Regioni, evidenzia il rapporto, "sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune Regioni". Tale riscontro, spiega il documento, è "in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Oltre ai focolai attribuibili alla reimportazione dell'infezione vengono segnalati sul territorio nazionale alcune piccole catene ditrasmissione di cui rimane non nota l'origine. Questo evidenzia come ancora l'epidemia in Italia di Covid-19 non sia conclusa". LEGGI ANCHE: PROROGATO LO STATO D'EMERGENZA.

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"Situazione epidemiologica estremamente fluida"

 

Si conferma perciò una situazione epidemiologica estremamente fluida. Quanto alle stime sull'indice di contagio Rt, "tendono a fluttuare in alcune Regioni in relazione alla comparsa di focolai di trasmissione che vengono successivamente contenuti. Si osservano, pertanto, negli ultimi 14 giorni stime superiori ad 1 in cinque Regioni dove si sono verificati recenti focolai. Persiste l'assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali. Seppur in diminuzione, in alcune realta' regionali continuano ad essere segnalati numeri di nuovi casi elevati". LEGGI ANCHE: IN LOMBARDIA VIA LIBERA AL CALCETTO

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"Serve rafforzare l'attività di testing-tracing-tracking"

 

Il documento raccomanda infine "di mantenere elevata l'attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracing-tracking in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l'epidemia". Per l'Iss è fondamentale mantenere "elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull'importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale e il distanziamento fisico".

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In 5 regioni l'indice del contagio è sopra a 1

 

 Sale a 5 il numero delle regioni italiane dove l'indice di contagio Rt e' superiore a 1. In base all'ultimo report settimanale di ministero della Salute e Iss, il valore e' sopra la soglia di allerta in Emilia Romagna (1,2, la scorsa settimana era 1,28), Lazio (1,07 contro 1,04 di sette giorni fa), Piemonte (1,06 contro 0,81), Toscana (1,12 contro

0,99) e Veneto (1,2 contro 1,12 di sette giorni fa). Rimane sotto soglia la Lombardia (0,92, la scorsa settimana era a0,89), e salgono anche Campania (0,88), Marche (0,87) e Liguria(0,82). La Val d'Aosta sale da 0 a 0,06, mentre la Basilicatafa il percorso inverso e da 0,05 scende a 0. Ancora basse le altre regioni del Sud, dalla Calabria (0,38) alla Puglia (0,54), passando per Sicilia (0,24) e Sardegna (0,19).  "Serve rafforzare le misure di distanziamento sociale sapendo che l'Ssn sa identificare questi focolai e contenerli", ha spiegato Gianni Rezza, direttore per la prevenzione del ministero della Salute.

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