Ragazzi morti nel sonno a Terni, procura: responsabilità collettiva. Arrestato un 41enne

Cronaca

Il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, ha illustrato le indagini che hanno portato al fermo di un quarantunenne per i due ragazzi trovati morti ieri in casa: "Abbiamo una responsabilità collettiva per quello che è accaduto. Forse non siamo stati del tutto capaci di fare il nostro dovere". L'uomo fermato è accusato di aver venduto stupefacenti ai due adolescenti di 15 e 16 anni

"Abbiamo una responsabilità collettiva per quello che è accaduto. Forse non siamo stati del tutto capaci di fare il nostro dovere". Sono queste le parole del procuratore della Repubblica di Terni Alberto Liguori, durante la conferenza stampa per illustrare i risultati delle indagini sui due ragazzi di Terni trovati morti in casa. Indagini che hanno portato al fermo di un 41enne, accusato di aver ceduto loro la sostanza che li ha uccisi. 
"Noi procura - ha sottolineato il magistrato - forse abbiamo avuto fortuna, i carabinieri hanno avuto intuito investigativo. Nel giro di pochissime ore avevano già imboccato la strada giusta".

Fermato un pusher 41enne

A carico del 41enne fermato è stato ipotizzato il reato di morte come conseguenza di altro delitto. "Abbiamo lavorato con i giovani che hanno dato una grande mano indirizzandoci e restringendo campo di azione. Ci hanno condotto verso il sospettato - ha spiegato il procuratore - la cosa grave è il fenomeno della dimestichezza che hanno con il mondo della droga". Gli investigatori hanno acquisito a carico dell'uomo una serie di indicazioni convergenti.

Secondo il procuratore Liguori "non è corretto" definire "stupefacente" la sostanza assunta dai due ragazzi di 15 e 16 anni che ne ha provocato la morte. "Gli esami tossicologici serviranno per capire, ci affideremo agli specialisti e vedremo cosa troveremo", ha concluso Liguori. L'ipotesi degli inquirenti è che i due minorenni abbiano ingerito una sostanza nella serata di ieri, sentendosi male poco dopo.

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Ipotesi metadone o codeina

Potrebbero essere stati metadone o codeina - forse entrambi assunti insieme - ad aver ucciso i due ragazzi nel sonno di un quindicenne e di un sedicenne a Terni. Questa ipotesi è emersa nel corso della conferenza stampa. Autopsie ed esami tossicologici chiariranno questo aspetto. 
L'uomo fermato non aveva precedenti specifici, ma era noto per essere dipendente da sostanze stupefacenti.  In casa del 41enne è stata sequestrata una bottiglietta, con all'interno forse la sostanza sospettata di aver causato la morte dei due adolescenti. Saranno le analisi a chiarire anche questo aspetto. 

Fermato ammette cessione metadone

Secondo Massimo Carignani, difensore del quarantunenne in stato di fermo, l'uomo "ha ammesso dal primo momento di avere ceduto loro del metadone, lo stesso che gli viene fornito presso il Sert, essendo seguito come tossicodipendente".  Il legale ha incontrato stamani il suo assistito, che si trova nel carcere di Sabbione dalla tarda serata di ieri. Domani mattina è prevista l'udienza di convalida del fermo. 

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