
Graffitti con la scritta "Pesce razzista" e adesivi sul corpo. L'opera simbolo del Paese sfregiata per l'ennesima volta nella notte tra il 2 e il 3 luglio. La polizia ha aperto un'indagine, non ancora indentificati gli autori del gesto

Nuovo sfregio a uno dei simboli più famosi della Danimarca. Nella mattinata di venerdì 3 luglio, Copenaghen si è svegliata scoprendo l'ennesimo atto vandalico nei confronti della sua Sirenetta, la statua in bronzo eretta in onore della fiaba di Hans Christian Andersen
Copenaghen, vandalizzata la statua della Sirenetta: "Pesce razzista"
La statua, appollaiata su una roccia nel mare baltico al largo di un molo di Copenaghen, è stata sfregiata con una scritta "pesce razzista" scarabocchiata sulla base dell'opera
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Oltre ai graffiti, la statua è stata vandalizzata anche con degli adesivi
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La polizia danese ha dichiarato di non aver ancora identificato gli autori del gesto
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Il capo della polizia danese ha dichiarato di aver aperto un'indagine, ma non è ancora chiaro se l'atto vandalico è da associare alle proteste del movimento Black Lives Matter, che in queste ultime settimane ha preso di mira in tutto il mondo le statue che raffiguravano personaggi accusati di razzismo e colonialismo

L'opera, che ha 107 anni, è visitata in media da un milione di turisti ogni 12 mesi

La statua della Sirenetta è stata inaugurata il 23 agosto del 1913: è stata creata dallo scultore Erksen che prese come modello sua moglie. Costruita in bronzo, è alta un 1 metro e 25.

Nel corso della sua storia, la Sirenetta è stata già vandalizzata spesso e per due volte è stata decapitata

Il primo atto vandalico nei confronti della Sirenetta risale al 1961, quando venne ricoperta di vernice rossa e le furono fatti indossare reggiseno e mutande. Nel 1963 fu nuovamente sfregiata con della vernice rossa.
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La prima decapitazione risale al 1964
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Nel 1984 le fu amputato il braccio destro
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La seconda decapitazione è avvenuta nel 1998: la testa fu rubata per poi essere fatta ritrovare nella sede di una televisione locale. Nel 2003 fu utilizzato dell'esplosivo per far saltare in aria lo scoglio su cui si poggia

Nel 2004 l'opera fu coperta con un burqa e uno striscione che riportava la scritta 'La Turchia in Europa' per protestare contro l'ipotesi di un ingresso del Paese nella Comunità Europea

Nel gennaio del 2020 la statua fu attaccata dagli attivisti del Partito ambientale danese (Veganerpartiet) che le misero una maschera di un suino alla statua facendogli indossare uno striscione con la scritta "La Danimarca è una fabbrica di maiali"

Sempre a gennaio 2020 è comparsa la scritta "Free Hong Kong" sulla base della statua