Scuola, ipotesi riapertura posticipata per elezioni. Miur: “Nessuna decisione definitiva”

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Indiscrezioni su un ritorno in classe dopo il 20 settembre per permettere lo svolgimento del voto delle amministrative e le successive operazioni di sanificazione degli istituti. Il ministero dell’Istruzione: “Tutte le ipotesi in circolazione attualmente sono infondate e premature. È in corso un confronto con le Regioni”

Scuola aperte dall’1 settembre, dal 10, dal 15 o addirittura dal 23 in caso di elezioni amministrative il 20. Non c’è ancora una data certa sul ritorno in classe degli studenti italiani, solo ipotesi e indiscrezioni. E il Miur interviene con una nota: “Tutte le ipotesi in circolazione attualmente sono infondate e premature”.

L’ipotesi del 23 settembre causa elezioni

Le ipotesi di cui parla il ministero dell’Istruzione sono circolate su diversi organi di stampa. Una riguarda l’inizio l’1 settembre, per recuperare quanto perso durante l’emergenza coronavirus, ma sembra non piacere alle Regioni che propenderebbero per un rientro standard, tra il 10 e il 15 settembre. Ma quella che sta facendo più discutere è l’eventualità che le scuole ripartano il 23 settembre se dovesse essere confermata la data del 20 per le elezioni amministrative. Questo perché, a causa dei protocolli sanitari legati all’emergenza coronavirus, gli istituti usati come seggi dovrebbero chiudere diversi giorni prima del voto e riaprire alcuni giorni dopo per permettere le procedure di sanificazione.

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Miur: “Non è ancora stata presa una decisione definitiva”

Dopo le indiscrezioni di stampa, il Miur è intervenuto con una nota in cui spiega: “Con riferimento alle possibili date di inizio dell’anno scolastico 2020/2021 riportate da alcuni organi di stampa, il Ministero dell’Istruzione precisa che non è ancora stata presa una decisione definitiva in merito. Tutte le ipotesi in circolazione attualmente sono, quindi, infondate e premature. Sulla definizione del calendario scolastico è in corso un confronto con le Regioni. Ogni notizia ufficiale verrà comunicata, come sempre, dal Ministero, tramite i propri canali istituzionali”.

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