L’annuncio del ministro Boccia e del presidente dell’Anci Decaro. Bando la prossima settimana. Possono partecipare “inoccupati, chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”. Coordinati dalla Protezione civile, saranno impiegati dai sindaci
Durante la prossima settimana sarà lanciato un bando per trovare 60mila “assistenti civici”, che avranno il compito di aiutare a vigilare durante la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il bando sarà rivolto “a inoccupati, a chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali”. Ad annunciarlo è una nota congiunta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia e del presidente dell'Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari. Nel comunicato si spiega anche che gli assistenti saranno "individuati su base volontaria" (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - GRAFICHE).
Chi sono gli “assistenti civici”
Gli “assistenti civici” saranno coordinati dalla Protezione civile, che dovrà indicare “alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale”. Saranno “impiegati dai sindaci per attività sociali, per collaborare al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione", spiegano Boccia e Decaro.
Boccia: “Momento di reclutare cittadini che hanno voglia di dare una mano”
Il ministro aggiunge: "Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità, c'è una graduale ripresa delle attività produttive e i cittadini stanno, giorno dopo giorno, tornando a popolare le città. I Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli 'assistenti civici' per far rispettare tutte le misure messe in atto per contrastare e contenere il diffondersi del virus, a partire dal distanziamento sociale”. “Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento di maggiore emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di reclutare tutti quei cittadini che hanno voglia di dare una mano al Paese, dando dimostrazione di grande senso civico", conclude Boccia.
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Decaro: “Da emergenza usciamo solo collaborando”
Secondo Decaro, “sono stati i volontari, con noi amministratori, a prendersi cura di chi aveva più bisogno nella fase del lockdown”. “È ai volontari – aggiunge – che vogliamo affidare le nostre comunità in questa nuova e complessa fase: quella in cui proviamo a convivere con il virus e impariamo a difenderci, anche tornando a una vita meno compressa dai divieti. Da questa emergenza possiamo uscire solo stando uniti e collaborando ognuno per la sua parte, con senso di responsabilità”.