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Scuola, i timori degli studenti per la maturità: “Paura di buttare via 5 anni di lavoro”

Cronaca
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Alcuni dei ragazzi che stanno per affrontare l’esame di Stato in piena emergenza coronavirus hanno raccontato il loro stato d’animo a Sky Tg24: “Non abbiamo finito i programmi, e la didattica a distanza ha creato studenti di serie A e serie B”. Lo scrittore e fisico Paolo Giordano: “Abbiamo una responsabilità nei loro confronti”

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Non finire in tempo i programmi, essere stati penalizzati dalla didattica a distanza e non avere certezze sulle modalità di svolgimento delle prove: i maturandi italiani che stanno per affrontare l’esame di Stato (LO SPECIALE MATURITÀ) in un’Italia ancora alle prese con l’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - GRAFICHE) hanno paura di dover fare i conti con una maturità anomala, troppo diversa da quella vissuta dai loro predecessori. Sky Tg24 ha raccolto i timori e le riflessioni di alcuni di loro: “La cosa che temo di più è vedere 5 anni di duro lavoro andare in fumo per colpa della confusione in cui questa emergenza ci costringe tutti a vivere”, è la testimonianza di uno di loro. A confermare la delicatezza della situazione anche lo scrittore e fisico Paolo Giordano: “È un momento nodale e irripetibile della vita dei ragazzi”.

“Paura di non farcela nei tempi previsti”

“A un mese dall’inizio della maturità non abbiamo finito i programmi delle materie, non abbiamo fatto alcun ripasso e nemmeno una simulazione dell’orale. Ho paura di non farcela nei tempi previsti”, ha spiegato a Sky Tg24 uno degli studenti intervistati. Altri temono le disuguaglianze provocate da mesi di lezioni online: “La didattica a distanza non è efficace - sostiene un altro maturando - anzi crea studenti di serie A e di serie B, tra chi ha una buona connessione e un buon computer e chi invece non ha tutto questo”.

Troppe poche certezze

Quasi tutti gli studenti interpellati lamentano soprattutto la mancanza di certezze sullo svolgimento delle prove. “Ci esercitiamo come possiamo - spiega uno di loro - ma senza certezze è tutto pesante da gestire”. Altri dicono di aver ricevuto “poche risposte”. “Questa maturità in una sola parola? Incognito”, sintetizza una ragazza. La speranza di un’altra maturanda è che “si tenga conto delle difficoltà di questo periodo, non solo del curriculum e del percorso fatto”.

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Giordano: “Abbiamo una responsabilità nei loro confronti”

“Questa pandemia senza precedenti tocca un settore già fragile”, ha commentato ai microfoni di Sky Tg24 Paolo Giordano. Quello dell’esame di quinta superiore, secondo lo scrittore, è “uno dei momento più delicati” nella vita dei ragazzi, in quanto rappresenta “la cesura tra diploma e università e la fine di 13 anni di percorso di studi”. “Oltre al rispetto per i ragazzi, che stanno per vivere un momento nodale e irripetibile della loro vita - ha detto Giordano - abbiamo una responsabilità nei confronti di un Paese intero e di una generazione”. 

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