La nuova versione, in vigore da lunedì, è scaricabile sul sito del ministero dell’Interno. Si potrà continuare a utilizzare anche la precedente versione, barrando le voci non più attuali. Per chi va al lavoro valido anche il tesserino o una giustificazione dell’azienda
Le 4 giustificazioni per gli spostamenti
Nel nuovo modulo il cittadino deve dichiarare di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti, sia nazionali che regionali. Sono quindi riportate le 4 motivazioni che, a partire dal 4 maggio, giustificano gli spostamenti: comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza, situazione di necessità (circostanza nella quale ricade anche la possibilità di recarsi dai propri “congiunti”) e motivi di salute. Si lasciano poi 6 righe in bianco in cui il cittadino può specificare la ragione dello spostamento.
Validi anche altri mezzi di certificazione
Nella circolare inviata dal ministero ai prefetti sulle nuove misure per la “fase 2” non viene citato espressamente il modulo di autocertificazione da esibire al momento dei controlli, ma l’autocertificazione può comunque essere richiesta dalle forze di polizia. “Le circostanze giustificative di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli - spiega la circolare - possono essere fornite nelle forme e con le modalità consentite”. Per esempio la giustificazione del motivo di lavoro, si legge ancora nel documento, “può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro”, come tesserini, “idonea a dimostrare la condizione dichiarata”.
Data ultima modifica