Coronavirus Italia, il discorso di Mattarella agli studenti: scuole chiuse sono una ferita

Cronaca

"Probabilmente non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà", ha detto il presidente della Repubblica rivolgendosi agli studenti di tutto il Paese, in un video-messaggio andato in onda nella trasmissione #maestri

"Siamo di fronte a un evento eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e ragazzi italiani. E di centinaia di milioni di studenti nel mondo. Qualcosa di incredibile, mai avvenuto prima, nella storia dell'istruzione. Un evento drammatico, che possiamo ben definire epocale. Le scuole chiuse sono una ferita per tutti. Ma, anzitutto per voi, ragazzi; per i vostri insegnanti; per tutti coloro che, giorno per giorno, partecipano alla vita di queste comunità".

Un video-messaggio agli studenti

Sono parole forti quelle rivolte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli studenti di tutto il Paese. All'indomani della conferenza stampa con cui il premier Conte ha annunciato le misure della fase 2 in vigore dal 4 maggio, confermando la chiusura delle scuole, il Capo dello Stato ha registrato un video-messaggio trasmesso nel corso di #maestri, un nuovo programma prodotto da Rai Cultura in collaborazione con il ministero dell'Istruzione.

"Importante tenere vivi i rapporti all'interno della scuola"

Una ferita per tutti, così ha definito la chiusura prolungata, obbligatoria per ragioni di sicurezza, delle aule. Una chiusura tanto più significativa per chi sta terminando l'ultimo anno delle scuole medie o superiori e dovrà svolgere l'esame finale con modalità insolite. "Anche per quanti tra voi sono giunti alla conclusione del percorso scolastico - e si preparano agli esami di maturità - è importante continuare a tenere vivo il rapporto che unisce tutti voi, insieme, alla vostra scuola, alle vostre lezioni. Nelle forme in cui questo è reso possibile dalle nuove tecnologie", ha aggiunto Mattarella, ringraziando i docenti. 

"Poter uscire per andare a scuola è un esercizio di libertà"

"In fondo, costretti a casa, avvertite - molti, forse, con sorpresa - che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà. Ma è possibile anche che questa esperienza, così dura e sofferta, si tragga un'occasione di crescita. E' possibile anche che da questa esperienza, così dura e sofferta, si tragga un'occasione di crescita. Per riflettere tutti su ciò cui abbiamo dovuto, momentaneamente, rinunziare; e sul valore delle occasioni e dei gesti, apparentemente scontati, che in questo momento ci mancano. A cominciare dalle relazioni tra le persone".  

"Come sarà il mondo domani dipenderà dagli studenti di oggi"

Pensando ai mesi che verranno, il presidente ha incoraggiato gli studenti a impegnarsi per essere parte attiva nel cambiamento: "Come sarà il mondo di domani dipenderà, in realtà, in larga misura da voi, studenti di oggi. Dalla vostra capacità di pensarlo, di progettarlo, di viverlo. Dal vostro impegno. Da come metterete a frutto i saperi e le conoscenze che oggi acquisite".

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