In una residenza che accoglie malati psichiatrici, la Skipper a Masone, si sono registrati molti casi. I dieci più gravi sono ora ricoverati in ospedale. Infettati 12 operatori. I pazienti malati sono stati dirottati verso centri Covid e sono state operate sanificazioni
In una residenza sanitaria assistenziale (Rsa) che accoglie malati psichiatrici, la Skipper a Masone, in provincia di Genova, si sono registrate 3 vittime per il coronavirus e oltre 30 pazienti risultati positivi, su un totale di 40 ospiti (AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). Di questi, i dieci casi più gravi sono ora ricoverati in ospedale. Ma si segnalano anche 12 operatori infettati che non hanno avuto bisogno delle cure ospedaliere. La notizia, anticipata dal Secolo XIX, è stata confermata ad Agi da Lorenzo Tassi, responsabile della struttura che è accreditata e convenzionata con Regione Liguria per ospitare 40 pazienti. "Il virus maledetto ha aggredito ospiti e operatori nonostante l'attuazione dei protocolli indicati dalla Asl e da Alisa e l'utilizzo dei Dpi (Dispositivi di protezione individuale, ndr.), che agli inizi della pandemia erano difficili da reperire - evidenzia la struttura - Quando si sono manifestati i primi sintomi sono state rinforzate le misure di disinfezione e di pulizia dei locali, sono stati utilizzati i Dpi come da protocollo, si è potenziato l'organico degli operatori con nuove assunzioni e si è provveduto a un monitoraggio a tappeto di tutti gli operatori e pazienti della struttura attraverso i tamponi e i test sierologici per constatare l'eventuale positività" (FOTO SIMBOLO - LE TAPPE - LE GRAFICHE).
Le criticità iniziali
Tra le criticità iniziali, spiega Tassi, c'è stato proprio l'approvvigionamento di Dpi, poi reperiti."I casi positivi sono stati subito isolati seguendo le indicazioni della Regione Liguria e secondo i protocolli attuali in materia di contagio, in particolare i casi più gravi (10 ospiti), in condizioni già precarie di salute per gravi comorbidità avanzate e preesistenti, sono stati ricoverati in ospedale. Altri, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl3, sono stati trasferiti presso la nuova struttura regionale, specificamente attivata e autorizzata per far fronte a questa emergenza dall'Azienda sanitaria ligure Alisa, per ospitare pazienti psichiatrici Covid-19 positivi, denominata "Villa Danilo" e situata a Diano Marina (IM)". "Il peggio al momento sembra essere passato - aggiunge Tassi - Molti dei pazienti ospedalizzati stanno rientrando, così come gli operatori sanitari ora negativizzati".
Responsabile: "Cerchiamo di fornire adeguata protezione"
Dall'esterno, denuncia Tassi, nessun supporto in termini medici o di aiuto da parte della Protezione civile: "Un grande ringraziamento va al dottor Marco Vaggi, direttore del Dipartimento di Salute mentale della Asl 3, che ci ha dato un importante sostegno in termini organizzativi in questa fase”, aggiunge per poi concludere: ”Attualmente stiamo proseguendo il nostro lavoro con serietà e dedizione, utilizzando gli strumenti a disposizione per fornire a tutti un’adeguata protezione garantendo ai pazienti, che oggi sono in buone condizioni di salute e monitorati attentamente, la continuità delle cure quotidiane".