Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, l’età media dei decessi per Covid-19 si conferma "di circa 80 anni". "Le vittime sono in maggioranza uomini e con più patologie", spiega il presidente Silvio Brusaferro. Al Sud i numeri, "sia pure contenuti, calano"
"La curva ci mostra chiaramente una situazione di decrescita e questo è un segnale positivo, ma non deve farci abbassare la guardia". Per questo, a Pasqua, "purtroppo quest'anno non possiamo aggregarci". A dirlo è il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa sull'andamento epidemiologico della pandemia di coronavirus. Migliora la situazione anche al Sud dove i numeri, "sia pure contenuti, sono in calo". Dai dati, emerge inoltre che l’età media dei decessi per Covid-19 si conferma "di circa 80 anni": le vittime sono in maggioranza uomini e con più patologie (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI).
Brusaferro: "Non illudiamoci che la situazione si risolva"
Sulla situazione in Italia, Brusaferro ha poi precisato che "il quadro conferma lo scenario dei giorni scorsi e ci dà indicazioni di efficacia delle misure”. Non bisogna però abbassare la guardia: “Non dobbiamo illuderci che la situazione si risolva", avverte, "le misure sono essenziali per mantenere la curva, quando sarà scesa, sotto la soglia di 1 per i contagi".
"Morti in Rsa molto cresciuti"
Brusaferro è poi intervenuto anche sulla situazione nelle Rsa: "I numeri (dei morti) sono molto cresciuti", ha spiegato. I dati, ha sottolineato, sono legati al tasso di risposta ai questionari e rappresentano un po' tutta l'Italia. "In alcune zone la mortalità è cresciuta durante le settimane di picco dell'infezione, mentre era presente comunque una mortalità legata ai picchi influenzali tra gennaio e febbraio e anche questa ha avuto una sua importanza in termini di mortalità". E sulla situazione in Lombardia, Brusaferro ha sottolineato che nelle Rsa della Regione i decessi accertati sono 1822.