Coronavirus, in Italia 115.242 casi totali. Nelle ultime 24 ore morte 760 persone

Cronaca

Sono 83.049 i contagiati attuali, di cui 50.456 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 28.540 ricoverati e 4.053 in terapia intensiva. I guariti nelle ultime 24 ore sono 1.431, per un totale di 18.278

In Italia le persone complessivamente risultate positive al coronavirus, compresi guariti e deceduti, hanno superato quota 115mila: sono 115.242 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE CON I NUMERI DEI CONTAGI) al 2 aprile. Di questi, 83.049 sono i contagiati attuali, di cui 50.456 in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, 28.540 ricoverati e 4.053 in terapia intensiva. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 1.431 che portano il totale a 18.278, mentre il numero totale dei decessi registrati è di 13.915: nell’ultimo giorno sono stati 760. Lo riporta il bollettino quotidiano della Protezione Civile (LE DOMANDE E LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI - COME LEGGERE I NUMERI DELLA PROTEZIONE CIVILE - LE BUFALE SMENTITE DALL'ISS - I CONSIGLI PER FARE LA SPESA IN SICUREZZA - LE FOTO SIMBOLO DELL'EMERGENZA IN ITALIA).

I dati regione per regione

Dai dati della Protezione civile emerge che i contagiati attuali sono:

25.876 in Lombardia
11.859 in Emilia-Romagna
8.578 in Veneto
8.799 in Piemonte
3.555 nelle Marche
4.789 in Toscana
2.660 in Liguria
2.879 nel Lazio
2.140 in Campania
1.294 in Friuli Venezia Giulia
1.587 in Trentino
1.160 in provincia di Bolzano
1.864 in Puglia
1.606 in Sicilia
1.251 in Abruzzo
885 in Umbria
556 in Valle d'Aosta
718 in Sardegna 
627 in Calabria
133 in Molise
233 in Basilicata

Quanto alle vittime, se ne registrano:

7.960 in Lombardia 
1.811 in Emilia-Romagna
532 in Veneto
983 in Piemonte
503 nelle Marche
268 in Toscana
488 in Liguria
167 in Campania
185 nel Lazio
129 in Friuli Venezia Giulia
144 in Puglia
129 in provincia di Bolzano
93 in Sicilia
133 in Abruzzo
38 in Umbria
63 in Valle d'Aosta
187 in Trentino
41 in Calabria
40 in Sardegna
11 in Molise
10 in Basilicata

Borrelli: "Superati 100 milioni donazioni"

"Le donazioni sul conto corrente della Protezione civile sono arrivare a 101 milioni e 246 mila euro, una cifra importante, grazie alla generosità di grandi e piccoli donatori. Rispetto a ieri abbiamo speso altri 1,8 milioni, per un totale di 9,9 milioni, per acquistare ventilatori e dispositivi di protezione individuale (Dpi)", ha sottolineato il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione civile.

Borrelli: "61% sintomi lievi o senza,meno ricoveri"

"Il 61% del totale dei contagiati è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi, numero cresciuto anche percentualmente, e si riduce il numero degli ospedalizzati", ha aggiunto Borrelli. Ieri la percentuale si attestava al 60%. "Almeno dal 27 marzo assistiamo a una riduzione degli incrementi per quanto riguarda ricoverati e terapie intensive - ha spiegato Borrelli -; queste ultime oggi presentano un numero (di aumento) veramente contenuto, rispetto a ieri solo 18 persone (in più in terapia intensiva in Italia, ndr). Tutta una serie di valori che ci stanno stabilizzando. Non so dirvi se abbiamo iniziato la decrescita, dico che dobbiamo mantenere alte le misure, i comportamenti, basta un nulla per creare meccanismi repentini di riavvio del contagio. Preferisco rimanere con i piedi per terra".

"Su test sierologici attendiamo risposte dalla scienza"

"I test sierologici sono un argomento d'attualità nel Comitato tecnico scientifico (Cts) e nell'Istituto superiore di sanità (Iss), si sta individuando una linea tecnico-scientifica. Attendiamo una risposta chiara da parte degli scienziati, quando la avrò sarò lieto di potervela fornire", ha poi affermato il capo della Protezione civile.

Cts: "Offriremo rete supporto contro burn out"

"Uno degli aspetti importanti è anche quello psicosociale: offriremo, assieme al consiglio dell'ordine degli psicologi, una piattaforma e una guida per il supporto degli operatori nel campo della psicologia che operano nelle aziende sanitarie, allo scopo di offrire una rete di supporto e prevenzione del burn out per i lavoratori". Lo ha detto in conferenza stampa Sergio Iavicoli, componente del Comitato tecnico scientifico, per poi aggiungere: "Dovremo affrontare una fase di gradualità complessiva: penso ai meccanismi organizzativi che si possono adottare in azienda, modulando le regole generali con il distanziamento sociale e la buona prassi, evitando le aggregazioni o gli ambienti con numerosi lavoratori. Queste misure dovranno venire incontro a questa fase".

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