Coronavirus, in Veneto parte la sperimentazione dei farmaci a domicilio

Cronaca

Trasmesso il protocollo per avviare i test di alcuni medicinali direttamente a casa, tra cui Tocilizumab e il giapponese Avigan. Nella regione le persone contagiate sono 8.159, 477 i decessi: 448 negli ospedali e gli altri in strutture extra-ospedaliere

In Veneto parte la sperimentazione dei farmaci a domicilio per i pazienti positivi al coronavirus. Domenico Mantoan, dg della Sanità veneta, ha infatti trasmesso alle Ullss il protocollo per avviare i test di alcuni medicinali direttamente a casa. Verrà usata una procedura messa a punto dal Comitato Scientifico della Regione. Tra i farmaci che fanno parte della sperimentazione a domicilio: Tocilizumab, il giapponese Avigan, Clorochina/Idrossiclorochina, Lopinavir/Ritonavir, Duranavir/Ritronavir, Remdesivir. Intanto, il governatore Luca Zaia ha annunciato che "la nostra Unità di crisi ha approvato l'avvio del progetto scientifico per la ricerca molecolare con prova sierologica attraverso il prelievo del sangue" per capire se si hanno già gli anticorpi e l'immunizzazione al Covid-19. La fase sperimentale, ha detto, partirà "con i dipendenti della sanità e le case di riposo" (AGGIORNAMENTI – SPECIALE – CASI NEL MONDO – SITUAZIONE IN ITALIA – FOTO SIMBOLO).

In Veneto oltre 8mila casi

In Veneto le persone contagiate dal coronavirus - secondo il bollettino della Regione del 31 marzo - sono 8.159 (258 in più di ieri). I morti sono 477: 448 decessi (12 in piùdi ieri) sono stati registrati negli ospedali e gli altri nelle strutture extra-ospedaliere (ad esempio nelle case di riposo). Il maggior numero di nuovi casi si è registrato nelle province di Padova e Vicenza (54 in più), seguite da Treviso (+52), Verona (+49) e Venezia (+37). I pazienti in terapia intensiva sono 356 (+2), i dimessi 828, quelli in area non critica 1.680 (+14). Le persone in isolamento domiciliare sono 19.945, mentre i pazienti negativizzati virologici ammontano a 519.

La sperimentazione dei farmaci a casa

Tornando alla sperimentazione dei farmaci a domicilio, una nota della Regione spiega che "il Documento su cui si basa è stato redatto alla luce delle attuali conoscenze scientifiche degli studi clinici, sulla base della pratica clinica e dello scenario epidemiologico e organizzativo della Regione Veneto". Questo Documento - che si basa sulla revisione delle limitate evidenze scientifiche disponibili al momento e su documenti di indicazione terapeutica sviluppati da enti di riferimento nazionali e internazionali - "sarà soggetto ad aggiornamento periodico in rapporto alle nuove evidenze scientifiche e all'evoluzione del quadro epidemiologico".

I farmaci

Per quanto riguarda i medicinali, l'Aifa ha autorizzato il rimborso anche in regime domiciliare e a carico del Ssn per 3 mesi. L'impiego di questi farmaci è riferito al trattamento e non alla profilassi per Covid-19. I medicinali dovranno essere dispensati dalle farmacie ospedaliere. È prevista la trasmissione ad Aifa dei dati relativi ai pazienti trattati. I trattamenti possono partire già a domicilio oppure, qualora le terapie fossero iniziate in ospedale, potranno essere proseguite a domicilio o in Rsa, su prescrizione dello specialista infettivologo o pneumologo.

I possibili candidati

Saranno considerati candidati alla terapia domiciliare i pazienti con alcune caratteristiche: positività del tampone nasofaringeo per Cov-19; febbre oltre i 38 gradi; tosse; frequenza Respiratoria:15-20 atti respiratori/minuto; Frequenza cardiaca 51-100 Battiti/minuto; pressione sistolica 101-160; saturazione ossigeno inferiore al 95%; saturazione ossigeno dopo "Test del cammino". Saranno i medici di famiglia, i pediatri e i medici di Continuità assistenziale, che stanno svolgendo sorveglianza sanitaria attiva attraverso il triage telefonico, a comunicare il nominativo e l'indirizzo dei pazienti all'Unita Speciale di Continuità Assistenziale, che valuterà come procedere.

Cronaca: i più letti