Coronavirus Veneto, frena curva contagi. Zaia: "Bisognerebbe sospendere norme su privacy"

Cronaca
Foto: Ansa

Il presidente veneto: "Siamo riusciti a frenare la curva dei contagi, che poteva impennarsi in maniera verticale, ma purtroppo abbiamo i morti". Sono 287 i decessi nella Regione dall'inizio dell’epidemia, e 6.935 i casi accertati

"In questo Paese sono convinto che in questo momento bisognerebbe sospendere" le norme sulla privacy "e lasciare ai sistemi sanitari di essere un po' più liberi". Queste le parole del presidente del Veneto Luca Zaia, rispondendo ai giornalisti sull'opportunità di un sistema di tracciamento degli spostamenti a scopo preventivo sul Coronavirus. "Sulla tracciabilità abbiamo disponibilità anche da Israele per la verifica degli spostamenti con sistemi intelligenti. Il sistema migliore è puntare sul senso civico", ha puntualizzato. Il governatore ha poi parlato dei numeri in miglioramento della sua regione così come di possibili nuove ordinanze (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA: MAPPA - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA - LE FOTO SIMBOLO DELL'EMERGENZA).

I numeri in Veneto

Per quanto riguarda la situazione in Veneto di contagi e decessi, il presidente afferma: "Siamo riusciti a frenare la curva dei contagi, che poteva impennarsi in maniera verticale, ma purtroppo abbiamo i morti. L'isolamento di oltre 17mila persone - ha aggiunto - dà la misura del grande lavoro che stiamo facendo, l'effetto-tamponi. Crescono i pazienti dimessi, e questo dà la dimensione di cosa significhi un sistema di cure che funziona", ha concluso. Ad oggi il Veneto conta 6.935 casi di Coronavirus accertati (dati del bollettino della Protezione civile del 26 marzo, ndr). Sono 287 i morti, con 14 nuovi decessi registrati nella mattinata del 26 marzo. 

Zaia: "Non costringetemi a fare ordinanze cattive"

Sul comportamento dei cittadini in Veneto, Zaia ha poi aggiunto: "Abbiamo avuto un crollo degli accessi al pronto soccorso da 4.200 a poco più un migliaio al giorno, i cittadini hanno capito di andare solo in caso di necessità, però la preghiera è di ascoltare quel che dico. Se non mi ascoltate ne veniamo fuori con le bare". Per questa ragione lancia un ulteriore appello: "Non costringetemi a fare ordinanze cattive sul fronte degli acquisti, andate una volta alla settimana o meno, per fare una spesa grande" (ZAIA A SKY TG24: "CURA DA CAVALLO PER L'ECONOMIA").

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