Coronavirus, Cremonini mette all’asta le luminarie di Bologna per solidarietà

Cronaca

Il ricavato della vendita delle luci di via D'Azeglio, che riportano il testo di “Nessuno vuole essere Robin”, andrà alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Sant'Orsola e verrà usato per nuovi posti di terapia intensiva e per sostenere il personale medico

“Tutti possiamo essere Robin!”. È con una citazione da una delle sue canzoni più famose che Cesare Cremonini, su Instagram, ricorda ai suoi follower l’asta benefica - con inizio alle 10 - il cui ricavato verrà devoluto alla raccolta fondi “Più forti insieme” promossa dalla Fondazione Sant'Orsola per l'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI). In vendita ci sono le luminarie decorative allestite in via D'Azeglio, in pieno centro a Bologna, con il testo proprio della canzone “Nessuno vuole essere Robin” (SPECIALE - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA).

Nuovi posti in terapia intensiva e sostegno al personale medico

“Le donazioni - spiega Cremonini su Instagram - saranno utilizzate per attivare nuovi posti in terapia intensiva e aprire nuovi reparti per chi contrae la malattia, ma anche per sostenere con servizi e aiuti concreti il personale che lavora in prima linea per difendere la salute di tutti e che porta sulle proprie spalle il peso maggiore di questa crisi”. “A chi tra loro vuole continuare a lavorare nei reparti ma non se la sente di rientrare a dormire a casa per la paura di contagiare i propri familiari - continua il cantante - è stato garantito gratuitamente, grazie alle donazioni già arrivate, un posto in albergo. A chi ha figli o genitori anziani è stato offerto un voucher o rimborso, fino a 1.000 euro, per sostenere le spese di babysitter, educatori e badanti. Per assicurare la consegna gratuita della spesa a domicilio o in un punto a fianco dell’ospedale, da cui passare a fine turno, è stato costruito un servizio ad hoc, non riuscendo le piattaforme tradizionali a garantire la consegna in giornata”. La base d'asta è 1.000€ - conclude - ma ogni luminaria ha un prezzo di riserva (di vendita minimo) specifico. Tutti possiamo essere Robin!”.

L’annuncio su Twitter

L’asta era già stata annunciata ieri su Twitter da Cremonini, che in un video spiegava: "Abbiamo deciso insieme alla Fondazione Sant'Orsola e al Consorzio dei commercianti di via D'Azeglio di destinare tutti i ricavi dell'asta di beneficenza legata alla vendita delle luminarie al progetto 'Più forti insieme'. Un progetto che avrà il compito di dare un supporto al Policlinico, a tutti i suoi operatori sanitari e a tutti gli ospedali di Bologna".

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Alle ore 10 parte l’asta benefica per acquistare le luminarie di Via d’Azeglio. Le donazioni saranno utilizzate per attivare nuovi posti in terapia intensiva e aprire nuovi reparti per chi contrae la malattia, ma anche per sostenere con servizi e aiuti concreti il personale che lavora in prima linea per difendere la salute di tutti e che porta sulle proprie spalle il peso maggiore di questa crisi. A chi tra loro vuole continuare a lavorare nei reparti ma non se la sente di rientrare a dormire a casa per la paura di contagiare i propri familiari è stato garantito gratuitamente, grazie alle donazioni già arrivate, un posto in albergo. A chi ha figli o genitori anziani è stato offerto un voucher o rimborso, fino a 1.000 euro, per sostenere le spese di babysitter, educatori e badanti. Per assicurare la consegna gratuita della spesa a domicilio o in un punto a fianco dell’ospedale, da cui passare a fine turno, è stato costruito un servizio ad hoc, non riuscendo le piattaforme tradizionali a garantire la consegna in giornata. La base d'asta è 1.000€, ma ogni luminaria ha un prezzo di riserva (di vendita minimo) specifico. Tutti possiamo essere Robin! LINK IN BIO ☝️ #PiuFortiInsime #LuminarieBologna #FondazioneSantOrsola #TuttiPossonoEssereRobin @viadazeglio.bologna @comunedibologna @regione_emiliaromagna #Bologna #Italia 🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹🇮🇹 ✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨✨

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