Coronavirus, Borrelli: "Ok alle mascherine a lavoro se è difficile mantenere la distanza"

Cronaca

Il commissario straordinario per l’emergenza ha annunciato che sono 10.590 i malati in Italia, 2.076 in più di ieri. Le vittime sono 827. Il numero complessivo dei contagiati - comprese vittime e guariti - ha raggiunto i 12.462. I guariti sono 1.045, 41 in più di ieri

Nel consueto punto di aggiornamento dei dati forniti dalla Protezione Civile, il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Angelo Borrelli, ha affermato che sono 10.590 i malati di coronavirus in Italia, 2.076 in più di ieri, 10 marzo, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 12.462. Le vittime sono complessivamente 827: rispetto a ieri sono 196 in più. Le persone guarite dopo aver contratto il virus sono 1.045, 41 in più di ieri. Borrelli ha poi aggiunto che "in assenza della possibilità di mantenere la distanza è raccomandato l'uso delle mascherine", ricordando comunque che "il Comitato scientifico raccomanda di rispettare rigorosamente la distanze di un metro come principale criterio di contenimento del virus" (AGGIORNAMENTILO SPECIALE - ANTIVIRUS, L'ITALIA CHE RESISTE - LA SITUAZIONE IN ITALIA).

"Crescita odierna nel trend dei giorni scorsi"

Borrelli ha ricordato che “i dati della Lombardia” di ieri, 10 marzo, “erano parziali e oggi abbiamo numeri che fanno sì che i dati possano apparire come un numero elevato”, e poi ha sottolineato che “in realtà la crescita odierna è nel trend dei giorni scorsi". Il comissario ha spiegato che sono circa 600 i malati di cui ieri non erano disponibili i dati (SPOSTAMENTI LIMITATI: IL DECRETO - LE FOTO DELLE CITTA' DESERTE).

Superati i mille malati in terapia intensiva

Il commissario Borrelli ha spiegato anche che sono stati superati i mille malati in terapia intensiva: sono 1.028, 151 in più rispetto al giorno precedente. Dei 10.590 malati complessivi, 5.838 sono poi ricoverati con sintomi e 3.724 sono quelli in isolamento domiciliare.

I contagiati regione per regione

Dai dati diffusi dalla Protezione civile alle 18 dell'11 marzo emerge che le persone attualmente affette da Covid-19 in Italia sono:

5763 in Lombardia
1588 in Emilia-Romagna
940 in Veneto
480 in Piemonte
461 nelle Marche
314 in Toscana
181 in Liguria
149 in Campania
125 in Lazio
110 in Friuli-Venezia Giulia
81 in Sicilia
75 a Bolzano
74 a Trento
71 in Puglia
44 in Umbria
37 in Abruzzo
37 in Sardegna
17 in Calabria
19 in Valle D’Aosta
16 in Molise
8 in Basilicata

Le vittime sono:

617 in Lombardia
113 in Emilia-Romagna
29 in Veneto
21 in Piemonte
18 nelle Marche
8 in Liguria
6 in Lazio
6 in Friuli-Venezia Giulia
5 in Puglia
1 in Abruzzo
1 in Toscana
1 in Campania
1 in Valle d’Aosta

Iss: "Il virus non è diventato più aggressivo in Italia, è come quello in Cina"

In conferenza stampa Giovanni Rezza, direttore Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, ha sottolineato che "ci sono solo piccole mutazioni, il virus è come quello cinese, che viene da Wuhan, non è diventato più aggressivo" in Italia. Rezza ha spiegato che "l'Iss ha isolato e sequenziato il genoma del virus di un paziente cinese allo Spallanzani e di un paziente lombardo, tutto il genoma. Ora facciamo lo stesso con un paziente veneto".

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