Secondo fonti qualificate, la seconda persona deceduta a causa del virus cinese è un'ultrasettantenne di Casalpusterlengo. Il primo decesso registrato è stato quello di Adriano Trevisan, di 78 anni, deceduto all'ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova
Seconda vittima italiana del Coronavirus. Stando alle prime informazioni, che arrivano da fonti sanitarie, si tratta di donna ultrasettantenne residente a Casalpusterlengo (250 PERSONE IN ISOLAMENTO NEL LODIGIANO - LE FOTO DI CODOGNO DESERTA - E DI CASTIGLIONE D'ADDA - UNIVERSITÀ CHIUSE IN LOMBARDIA, VENETO E A FERRARA). L'anziana era debilitata da una polmonite e sarebbe stata in attesa dei risultati degli esami a cui era stata sottoposta. "A questa persona post mortem è stato fatto il tampone ed è risultato positivo, ma ad oggi non possiamo dire, visto che manca l'autopsia e altri esami, se è morta a causa del coronavirus o per altre situazioni", ha però precisato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Nella serata di venerdì 22 febbraio, Adriano Trevisan, di 78 anni, è invece deceduto all'ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, dove era ricoverato insieme a un'altra persona positiva al virus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Intanto, salgono ad oltre 50 i casi di contagio accertati.
Il focolaio nel Nord Italia
Le autorità, nel mentre, lavorano per contenere il diffondersi del virus nel focolaio del Nord Italia. A Milano questa mattina si è riunito il gruppo di lavoro istituito dal sindaco, Giuseppe Sala, ed è stato deciso di sospendere dalle attività lavorative i dipendenti dell'amministrazione e delle società controllate che provengono dai Comuni "dove sussiste un cluster di infezione". Intanto, sono stabili le condizioni del 'paziente 1', il 38enne positivo al Coronavirus ricoverato in prima battuta all'ospedale Civico di Codogno (Lodi) e poi trasferito a Pavia.