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Coronavirus, circolare alle scuole: permanenza volontaria a casa per chi è stato in Cina

Cronaca

Il ministero della Salute non vieta la presenza in classe degli alunni tornati dal Paese da cui si è diffuso il virus (“La scuola è un diritto”) ma prevede un “monitoraggio” dei casi a rischio con assenze giustificate. Soddisfatti Zaia, Fontana, Fugatti e i presidi

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Nessun isolamento forzato degli alunni che siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia di coronavirus nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia, bensì un “monitoraggio” con “permanenza volontaria fiduciaria a casa” per due settimana, in modo da verificare eventuali sintomi che potrebbero segnalare il contagio. Sono queste le istruzioni contenute nell’aggiornamento della circolare per le scuole redatta dal ministero della Salute il primo febbraio scorso. L’aggiornamento dell'8 febbraio è stato concordato con il ministero dell’Istruzione e coinvolge tutti i gradi di educazione, dagli asili alle scuole secondarie di secondo grado. Soddisfatti i presidenti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, e il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che nei giorni scorsi, insieme anche al Friuli Venezia Giulia, avevano chiesto che anche a bambini e ragazzini si applicasse il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE)

Cosa dice la circolare

Per il ministero della Salute quello di frequentare liberamente e regolarmente la scuola è un “diritto inalienabile di bambini e ragazzi di qualsiasi nazionalità” e pertanto va rispettato, al netto di “evidenti e conclamate controindicazioni di carattere sanitario”. Sarà il Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento a occuparsi dei casi bisognosi di monitoraggio, attivato dal dirigente scolastico su segnalazione della famiglia dell’alunno in questione. Questa “sorveglianza attiva e quotidiana” consisterà nella “puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo coronavirus 2019-nCoV”. Tocca ora al ministero dell’Istruzione dare indicazione ai dirigenti scolastici con un suo autonomo provvedimento affinché queste assenze siano considerate giustificate. “Di fronte alla crescita del livello di diffusione del coronavirus - ha fatto sapere il ministero della Salute - l’aggiornamento della circolare è ispirato al principio di massima precauzione. Nelle prossime settimane è infatti previsto il rientro di studenti che si trovano attualmente in Cina”.

Giannelli (Associazione presidi): “Deciso miglioramento"

“Per quanto è dato sapere, il personale sanitario provvederà in questi casi a rilevare lo stato febbrile e gli altri eventuali sintomi, e questo costituisce un deciso miglioramento rispetto a quanto previsto dalla precedente circolare che affidava il monitoraggio al personale scolastico”, ha commentato il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. Giannelli ha invitato “tutte le famiglie a collaborare serenamente con le scuole” e ha ribadito che “al momento non ci sono elementi che giustifichino allarmismi di sorta. La lucidità è più che mai necessaria nelle situazioni di criticità”.

Soddisfatti Fontana, Zaia e Fugatti

Per il presidente del Veneto Luca Zaia “con questo provvedimento il ministro Speranza si dimostra corretto e responsabile, scegliendo la via della tutela della salute e del bene dei cittadini. A lui va riconosciuto che, come noi, sa guardare oltre gli schieramenti politici”, ha commentato in merito all’aggiornamento della circolare. Concorde il presidente della Lombardia, Attilio Fontana: "Il buonsenso auspicato da me e dai colleghi di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino ha avuto il sopravvento. Ringrazio il ministro Speranza per aver ascoltato le istanze del territorio non lasciandosi condizionare da quei ‘sepolcri imbiancati’ che hanno voluto strumentalizzare la nostra richiesta”. Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Fugatti, presidente della provincia autonoma di Trento: “Il dialogo costante tra governo, Regioni e province autonome - ha detto - è la strada più efficace per garantire a tutti le migliori soluzioni possibili, a fronte di uno scenario di grave complessità”.