
Coronavirus, a Milano un pranzo a base di ramen contro la paura del contagio. LE FOTO
A Chinatown l'iniziativa per combattere la psicosi legata al virus cinese. Presenti Confcommercio e l'assessore alle attività produttive del Comune, Cristina Tajani, che ha invitato i cittadini a "non lasciarsi prendere da preoccupazioni immotivate" - GLI AGGIORNAMENTI

Il cibo cinese per combattere la psicosi da coronavirus. Parte da questa idea l’iniziativa di un ristorante della chinatown milanese che, il 31 gennaio, ha organizzato un pranzo a base di ramen e di altre specialità. All'evento hanno partecipato anche Confcommercio e l'assessore alle attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani (foto)
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"Sono qui per portare un messaggio di vicinanza e solidarietà alla comunità cinese e di rassicurazione ai cittadini sulla diffusione del rischio", ha detto Tajani, spiegando che l'invito del Comune è "a non lasciarsi prendere da preoccupazioni immotivate". Nella foto, Tajani con Marco Barbieri, Segretario generale di Confcommercio Milano, e Francesco Wu, consigliere di Confcommercio Milano e referente per l'imprenditoria straniera
La diffusione globale in una mappa animata
Una foto dell'evento postata su Twitter da Tajani: "Contro il #virus della psicosi e del pregiudizio oggi pranzo a #Chinatown", scrive l'assessore
A Milano Chinatown quasi vuota. FOTO
“Non c'è nessun rischio nel frequentare i ristoranti cinesi e non c'è nessun rischio per i bambini che frequentano scuole in classi miste. Per ogni dubbio il consiglio è di affidarsi alle autorità e non al fai da te e ai social”, ha spiegato ancora Tajani. Nella foto: un interno del locale

L’iniziativa è arrivata nel giorno in cui il Cdm ha dichiarato lo stato d’emergenza sul coronavirus arrivato dalla Cina. In Italia sono stati confermati due casi di contagio: si tratta di due turisti cinesi

Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, sono diecimila le ditte con un titolare cinese attive in Lombardia, su un totale di 51 mila in Italia

A Milano, secondo l'assessore Tajani, sono 28.000 i cinesi residenti a portare avanti 4.000 aziende attive tra città e provincia, di cui 1.200 impegnate nel settore della ristorazione, il più colpito dalla psicosi Coronavirus, come confermato dagli esercenti di Chinatown