Dopo il blocco dei rifornimenti al porto e di quelli via terra, appaiono svuotati. La loro copertura, costata 300 milioni provenienti da fondi sequestrati ai Riva, è stata la più importante opera di ambientalizzazione sin qui realizzata
La copertura è costata 300 milioni
Le foto di questo articolo mostrano i parchi deposito dove viene accumulato il minerale, materia prima che viene trasformata in ghisa prima e coils d’acciaio poi. Sono grandi quanto trenta campi di calcio e fino allo scorso anno erano scoperti. La loro copertura, che evita che le polveri arrivino nelle case del quartiere Tamburi, è stata la prima e più importante opera di ambientalizzazione sin qui realizzata (ma non ancora ultimata). È costata 300 milioni, ma non sono soldi investiti da ArcelorMittal, bensì fondi sequestrati ai Riva.
ArcelorMittal deposita atto di recesso
ArcelorMittal intanto ha depositato a Milano l'atto per il recesso dal contratto per l’acciaieria: oggi il presidente del Tribunale lo assegnerà ad una delle sezioni specializzate. Entro venerdì è atteso invece il ricorso dei commissari per sostenere la mancanza delle condizioni giuridiche dell'atto. Tensione nella maggioranza, dove il M5s dice no a concedere lo scudo penale, mentre la commissione Finanze della Camera giudica inammissibili gli emendamenti al dl fiscale, presentati da Italia Viva e Forza Italia, per reintrodurlo (COS'È LO SCUDO PENALE). Di Maio ribadisce che "il contratto dev'essere rispettato" annunciando che "lo Stato impugnerà l'atto con cui hanno avviato l'uscita dall'Italia". Salvini accusa il governo di "giocare con la vita di 20mila operai".