Acqua alta a Venezia, livello massimo dal 1966. Allagata la Basilica di San Marco

Un anziano è rimasto fulminato da un corto circuito innescato dalla marea che gli era entrata in casa. Piazza San Marco è stata sommersa da un metro d'acqua che ha allagato una cripta della Basilica. La marea ha raggiunto un picco di 187 cm, il più alto dal 1966

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Nevicate in quota, chiuso tratto statale Spluga

 
Le abbondanti nevicate delle ultime ore hanno costretto l'Anas alla provvisoria chiusura al traffico della statale 36 dello Spluga in località Teggiate, all'altezza di Madesimo (Sondrio). Sul posto da questa mattina con personale dell'Anas i mezzi spazzaneve di una ditta incaricata di riaprire al più presto la strada. Madesimo risulta raggiungibile malgrado i disagi
- di Redazione Sky Tg24

Venezia, Franceschini: ispettori a S. Marco per verifiche

 
"Attendiamo gli esiti del sopralluogo degli ispettori del ministero - che avverrà non appena l'attuale fenomeno di acqua alta sarà terminato - ma siamo pronti a finanziare quanto richiesto lo scorso anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna per la tutela della Basilica di San Marco".  Così il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini
- di Redazione Sky Tg24

Ministro Lamorgese continuamente aggiornata sulla situazione

 
 Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, è in contatto con i vertici del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e con il Prefetto di Matera per un continuo aggiornamento in merito alla situazione delle zone coinvolte dalla violenta ondata di maltempo che ha investito soprattutto il capoluogo di provincia e la costa ionica della Basilicata. Il titolare del Viminale è vicina alle popolazioni colpite e ringrazia tutto il personale impegnato nelle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza del territorio
- di Redazione Sky Tg24

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- di Redazione Sky Tg24

Pepe (Lega): dichiarare stato di calamità naturale in Basilicata

 
"La Basilicata sta affrontando un'emergenza dovuta al maltempo, con enormi disagi alla popolazione. Ad essere danneggiata è soprattutto Matera e l'area del Metapontino, dove il settore agricolo dovrà, purtroppo, fare i conti con ingenti danni alle colture". Lo dice, in una nota, Pasquale Pepe, senatore della Lega. "E' necessario che venga dichiarato lo stato di calamità naturale per dare ristoro economico al settore produttivo e per far fronte alle legittime richieste di intervento degli abitanti penalizzati dalle copiose precipitazioni e dalle trombe d'aria"
- di Redazione Sky Tg24
- di Redazione Sky Tg24

Caduti rami di alberi su un'auto a Messina, un ferito


Il nubifragio e il forte vento che dalla scorsa notte hanno colpito Messina stanno provocando disagi e problemi nella circolazione. Diversi alberi sono crollati nel tratto di viale San Martino in via Giolitti, via Placida, via La Farina e sul viale Giostra angolo via Libertà. I rami hanno danneggiato diverse auto e una persona è rimasta ferita in modo non grave. Già da ieri pomeriggio non è operativo il porto di Tremestieri, mentre sono regolari i collegamenti alla rada San Francesco e al porto storico. Risultano al momento sospesi i collegamenti con le isole Eolie, a causa del forte vento. Bloccata per circa 2 km la SS 113 all'altezza di Gioiosa Marea. La "Settentrione Sicula" risulta interdetta al traffico, in entrambe le direzioni di marcia, a causa di un ammasso di pietrisco e detriti
- di Redazione Sky Tg24

Bernini (FI): il governo dichiari stato di calamità per la Basilicata

 
"Le gravissime ferite inferte dal maltempo alla Basilicata, e in particolare alla città simbolo di Matera con l'impressionante allagamento del centro storico e dei Sassi, impongono una risposta immediata ed efficace. Per questo appoggio incondizionatamente la richiesta del senatore Moles al governo di dichiarare lo stato di calamità naturale". Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
 
- di Redazione Sky Tg24

Venezia, Cacciari: colpa di governi che hanno buttato soldi nel Mose

 
"Nulla di nuovo, tutto questo si conosceva quando si è deciso di buttare via i soldi con il Mose. Esisteva un progetto importante di rialzo di piazza San Marco e di contenimento delle acque per preservare la Basilica da questo fenomeno. Era possibile farlo ma poi tutti i soldi per la manutenzione della città sono stati spesi per il Mose e ora chi è causa del suo mal pianga se stesso". A dirlo è l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari commentando l'ennesimo allagamento della Basilica di San Marco a Venezia, dopo quella dell'ottobre del 2018 che provocò non pochi danni alla parte iniziale della cattedrale (il nartece). "La questione era stata affrontata, c'era già un progetto di massima con cui ci si trovava anche d'accordo" ha precisato. In merito poi alle responsabilità di chi ha bloccato questi progetti per puntare alla realizzazione del Mose che, va ricordato, anche una volta completato e reso operativo comunque non salverebbe piazza San Marco dal fenomeno dell'acqua alta, ha aggiunto il filosofo: "la responsabilità è di tutti i governi che si sono succeduti: della Lega, di Forza Italia e di tutti quelli che hanno sostenuto questa strada. Forse gli unici innocenti sono il sottoscritto e i suoi collaboratori che fino all'ultimo si sono opposti al Mose"
- di Redazione Sky Tg24

Napoli, albero si abbatte su bus fermo allo stazionamento

 
Tragedia sfiorata poco fa nello stazionamento dei bus CTP di via Fasano, a Pozzuoli (Napoli), dove il forte vento ha abbattuto un albero che è rovinato su un bus fermo. Tanta paura per l'autista che è stato portato in ospedale per essere sottoposto ai controlli dei sanitari.
Al momento dell'incidente l'autista era seduto al posto guida. Sul mezzo, invece, c'erano quattro passeggeri in attesa della partenza. Sul posto è intervenuto il 118 che, successivamente, ha trasportato l'autista in ospedale. Intervenuti anche i vigili del fuoco e la polizia municipale
 
- di Redazione Sky Tg24

Venezia, lo storico Calimani: acqua alta rischia di uccidere città, Mose un errore

 
L'acqua alta invade Venezia, Piazza San Marco e la stessa Basilica, un triste spettacolo sempre più frequente che rischia di uccidere la città: "La situazione è molto grave, non solo per i beni artistici ma per la vita stessa di Venezia e dei suoi abitanti". E' l'allarme lanciato da Riccardo Calimani, scrittore e storico veneziano autore, tra le numerose opere, di una ampia "Storia della Repubblica di Venezia", che si dice "molto preoccupato, soprattutto perché manca totalmente una progettualità, un dibattito pubblico sugli interventi da fare per evitare una catastrofe che non riguarda solo l'immenso patrimonio storico e artistico ma tutti noi che ancora viviamo qui. Ora il vero problema è se il Mose funzionerà, ma la mia impressione è che si sia sbagliato del tutto approccio. Durante la Serenissima si facevano interventi graduali e reversibili, si faceva e si disfaceva, per essere pronti a fronteggiare le emergenze senza alterare l'equilibrio della laguna. Il Mose è tutto il contrario, è stata una mangiatoia, sono stati fatti errori enormi"
- di Redazione Sky Tg24

Venezia, Sgarbi: Basilica ferita, è allarmante. Accelerare su Mose

 
"La situazione è grave. La basilica di San Marco è molto ferita, stavolta non sarò indulgente in relazione ai danni del tempo. Di anno in anno c'è un logoramento sempre più sensibile, è veramente allarmante. Eravamo abituati all'acqua alta ma il logoramento già un paio di anni fa aveva portato ad un'erosione di una parte considerevole. E nonostante io tenda in genere a non fare allarmismo, stavolta dico che un rischio reale c'è. L'allarme stavolta è giusto. Io ho sempre pensato che il Mose fosse la soluzione, ed è scandaloso che ancora non sia stato completato. Il 2021 ci sarà la fine dei lavori? E' una data di garanzia, anche se si doveva accelerare sul Mose, trovo incredibile che non si sia accelerato. E' un ritardo molto grave"
- di Redazione Sky Tg24
- di Redazione Sky Tg24

Venezia, turni notturni per difendere San Marco da marea

 
La procuratoria della Basilica di San Marco di Venezia ha predisposto turni di guardia fino a tarda notte per difendere la cattedrale, quanto più possibile, dall'eccezionale acqua alta che si sta registrando in queste ore. Già inondato dall'acqua nella tarda mattinata di oggi il nartece, la parte iniziale della Basilica. "E' andata meno peggio di quanto temessimo - ha fatto sapere la Procuratoria della Basilica - nel senso che era stato annunciato un livello di 140 centimetri e fortunatamente si e' fermato 10, 15 centimetri in meno". Il nartece, già inondato e danneggiato dall'alta marea dell'ottobre dello scorso anno, viene allagato con maree superiori ai 110 ma fino a 150 centimetri resta al sicuro il resto della Basilica, parte dedicata alle funzioni religiose e al culto. Esiste un sistema di protezione dall'acqua che in casi come questo risale dai tombini e dagli scoli d'acqua ma questo è in grado di proteggere la Chiesa solo con maree inferiori agli 85 centimetri
 
- di Redazione Sky Tg24
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Interrotti collegamenti Termoli-Isole Tremiti

 
Interrotti i collegamenti via mare tra il porto di Termoli e le Isole Tremiti (Foggia) a causa del maltempo. La motonave merci e passeggeri "Isola di Capraia" oggi non ha effettuato il viaggio verso le Diomedee rimanendo in porto dove sono stati rinforzati gli ormeggi. La Capitaneria ha emesso un avviso di burrasca, inviato a tutti gli operatori marittimi e portuali, valido fino alla serata che prevede mare mosso e vento di sud-est forza 8
- di Redazione Sky Tg24

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