La decisione del tribunale per i minorenni di Bologna non è recentissima ed è emersa nelle verifiche e nei controlli avviati dagli uffici giudiziari minorili su segnalazione della Procura reggiana di anomalie e illeciti da parte dei servizi sociali della Val d'Enza
Quattro dei sette bambini coinvolti nell'inchiesta della Procura di Reggio Emilia “Angeli e Demoni”, sugli affidi a Bibbiano (COSA SAPPIAMO FINORA), sono tornati a vivere con i genitori naturali. La decisione del tribunale per i Minorenni di Bologna, a quanto si apprende, non è recentissima ed è emersa nelle verifiche e nei controlli avviati dagli uffici giudiziari minorili su segnalazione della Procura reggiana di anomalie e illeciti da parte dei servizi sociali della Val d’Enza.
L’inchiesta
Il 27 giugno scorso i carabinieri di Reggio Emilia, nell’ambito di un’inchiesta su un presunto traffico di minori nel comune di Bibbiano, hanno messo agli arresti domiciliari 18 persone, tra cui lo stesso sindaco della città. L’indagine “Angeli e Demoni” riguarda un presunto e illecito “sistema Bibbiano” di gestione dell’affidamento dei minori: l’ipotesi è che una rete di funzionari pubblici, assistenti sociali, medici e psicologi - tutti gravitanti attorno ai servizi sociali dell’Unione Val d’Enza, un consorzio di sette comuni nel Reggiano - abbia manipolato le testimonianze dei bambini e cercato sistematicamente di sottrarre i piccoli a famiglie in difficoltà per affidarli, dietro pagamento, ad amici o conoscenti.