L’ex bancario e l'avvocato hanno detto spontaneamente di essere stati presenti all’incontro all’Hotel Metropol di Mosca con Gianluca Savoini e alcuni russi. I militari della Guardia di Finanza sono entrati nelle loro abitazioni nel pomeriggio
Nuova tappa nel caso sui presunti fondi russi alla Lega: l’avvocato Gianluca Meranda risulta indagato dalla procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta per corruzione internazionale. A casa sua e dell’ex banchiere di Suvereto, in provincia di Livorno, Francesco Vannucci, inoltre, sono scattate le perquisizioni della Guardia di finanza. Nel caso di Vannucci, non è chiaro al momento se si tratti di una perquisizione "presso terzi". Se così fosse, l’ex bancario non sarebbe indagato. Entrambi gli uomini si sono fatti avanti spontaneamente dicendo di aver partecipato all'incontro all'hotel Metropol di Mosca, dove era presente anche Gianluca Savoini e che ha dato origine al caso giudiziario sui presunti fondi russi alla Lega. Sulla vicenda, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intanto, ha dato la disponibilità a riferire in Aula al Senato il 24 luglio, sottolineando: "Quando le forze parlamentari chiamano, il governo risponde". Continua a negarsi, invece, il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Vannucci e Meranda alla cena con Savoini e i russi
Ieri, Vannucci ha contattato l’agenzia Ansa dicendo di essere stato presente al colloquio nell'albergo moscovita, dove si sarebbe svolta la presunta trattativa per un affare sul petrolio che doveva anche servire, stando a una registrazione, a far arrivare, da un lato, soldi alla Lega e dall'altro tangenti a funzionari russi. Vannucci ha, però, spiegato di essere stato presente "in qualità di consulente esperto bancario che da anni collabora con l'avvocato Gianluca Meranda", il legale romano che già nei giorni scorsi era venuto allo scoperto, e ha aggiunto: "Lo scopo dell'incontro era prettamente professionale e si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non ci sono state situazioni diverse rispetto a quelle previste dalle normative che disciplinano i rapporti di affari". Nei giorni scorsi, Meranda aveva raccontato - sempre all'Ansa - di aver avuto con Gianluca Savoini, il leghista presidente dell'associazione LombardiaRussia e indagato per corruzione internazionale, "incontri precedenti" anche in Italia. "Durante il nostro incontro a Mosca, dove si è trattato di una normale operazione professionale - ha aggiunto - non era presente Matteo Salvini ed escluderei che lui sapesse qualcosa di questo incontro".
Vannucci: "Preferisco non fare dichiarazioni"
La villetta perquisita è la stessa dove Vannucci è nato e risiede insieme all’anziana madre. Stando a quanto ricostruito, Vannucci per un periodo avrebbe lavorato nell'agenzia Mps di Venturina (Livorno), paese confinante con Suvereto. In mattinata, mentre rincasava, Vannucci è stato intercettato dai giornalisti ma ha detto che ora preferisce “non fare dichiarazioni”. Quando i cronisti gli hanno chiesto se è davvero lui il Francesco dell’incontro all'Hotel Metropol, si è limitato ad allargare le braccia. La perquisizione nella sua abitazione è cominciata a metà pomeriggio. Dopo circa un'ora di attività all'interno della casa, i militari sono usciti all'esterno ispezionando anche il giardino, le cantine, le auto e un casotto in legno degli attrezzi ai margini della proprietà.
Perquisita la casa e un deposito di Meranda
Gianluca Meranda, invece, è stato sfrattato di recente dagli uffici che usava come studio, perché da mesi non pagava l'affitto. Gli investigatori della Gdf, che oggi hanno effettuato perquisizioni a suo carico su delega dei pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta e del procuratore aggiunto Fabio De Pasquale, sono andati, infatti, in un deposito dove il legale aveva trasferito una serie di scatoloni, dopo aver dovuto lasciare lo studio in seguito allo sfratto. Perquisizioni sono state effettuate anche nell'abitazione dell'avvocato, espulso nel 2015 dalla loggia massonica.