Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dell’azienda Ferrometal e diffuse dalla Gdf mostrano il crollo del 14 agosto dell’anno scorso a Genova. Secondo gli inquirenti si nota "il cedimento dello strallo". Per Aspi il video non chiarisce le cause
Un secondo prima il ponte Morandi appare immobile e stabile, come lo era da oltre 50 anni. Un secondo dopo sembra sbriciolarsi su sé stesso, inghiottendo auto e camion che lo stavano percorrendo. Sono le immagini inedite del crollo del viadotto (VIDEO) sul Polcevera, avvenuto il 14 agosto dell’anno scorso (LA STORIA DEL PONTE).
Il crollo in pochi secondi
Le immagini mostrano gli istanti prima del cedimento della struttura, il passaggio delle auto e di un mezzo pesante. All’improvviso, si vede la pila 9 con tiranti e impalcato che vengono giù, inghiottendo decine di veicoli. Il tutto accade in pochi secondi. Il video è composto da due parti, ma è sempre lo stesso: la seconda parte è il video ripreso dalle telecamere. La prima, invece, è uno zoom sul ponte per vedere meglio il crollo.
Il video secretato per quasi un anno
A quasi un anno dalla tragedia in cui hanno perso la vita 43 persone, il video inedito è stato diffuso ai media dalla Guardia di Finanza. Le immagini sono state registrate dalle telecamere di sorveglianza dell’azienda Ferrometal, azienda che si occupa del recupero di rottami metallici e che si trova a qualche centinaio di metri dal ponte. Fino ad oggi il video era stato secretato perché oggetto di indagini da parte della Procura, che lo considera tra le prove principe per capire la dinamica del crollo. Gli inquirenti temevano inoltre che avrebbe potuto influenzare i testimoni oculari nella ricostruzione dei fatti. Ora il gip ha dato il via libera per la visione a tutte le parti, sia accusa che difesa. Nel video, secondo gli inquirenti, si nota il "cedimento dello strallo sulla pila", in particolare quello a sud ovest. La rottura, sempre secondo gli inquirenti sarebbe stata "determinata dalla corrosione dei cavi interni".
Aspi: “Il video non chiarisce le cause”
Secondo i consulenti tecnici della società Autostrade, invece, il video inedito sul ponte di Genova "non chiarisce le cause del crollo". A dirlo è la stessa Aspi, sottolineando in una nota che nelle immagini viene "mostrata la cinematica del cedimento, ma il video non inquadra tutti i componenti essenziali del ponte". "I consulenti tecnici della società - si aggiunge - continueranno a collaborare per accertare le cause dell'accaduto". "Ad oggi, sulla base del video e dei parziali risultati del primo incidente probatorio non è possibile - ad opinione degli esperti di Autostrade per l'Italia - affermare che il crollo sia stato determinato dal cedimento dell'attacco degli stralli", conclude la società.
Demolizione e ricostruzione
Il 28 giugno le pile 10 e 11 del ponte Morandi sono state fatte esplodere, come parte del progetto di demolizione che porteranno alla successiva costruzione di un nuovo viadotto. L’inaugurazione del nuovo ponte è prevista al momento per la primavera del 2020 (LE TAPPE – LE FOTO – VIDEO). Intanto, oggi saranno in sopralluogo al Campasso, sui detriti del moncone est del viadotto, i periti delle parti. Dopo il sopralluogo, i demolitori potranno muoversi per studiare il modo migliore per liberarsi di tutte le macerie.