Migranti, al via lo sgombero della baraccopoli di San Ferdinando

Cronaca
L'ultimo incendio che ha colpito la baraccopoli (Ansa)

Sul posto circa 600 persone tra forze dell’ordine, vigili del fuoco e servizi sanitari. Presenti 18 pullman per trasferire in strutture di accoglienza i circa 900 residenti. Salvini: “Dalle parole ai fatti”. Il 16 febbraio scorso un 29enne era morto in un incendio

Sono iniziate le operazioni di sgombero della baraccopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Lo rende noto il Viminale. Circa 600 persone in campo, tra forze dell'ordine, vigili del fuoco e servizi sanitari. Sono presenti 18 pullman per trasferire in strutture di accoglienza circa 900 persone. Sul posto ci sono 4 mezzi del genio militare, oltre a operatori della protezione civile e della Caritas. “Come promesso, dopo anni di chiacchiere degli altri, noi passiamo dalle parole ai fatti”, commenta il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Le terribili condizioni di vita e i tre incendi

Nell'agglomerato composto da alloggi precari, negli ultimi anni sono morti tre migranti in altrettanti incendi: l’ultimo a perdere la vita è stato un 29enne il 16 febbraio scorso (LE FOTO). Una condizione di costante pericolo che ha indotto il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, a stringere i tempi ed attivare tutte le forze disponibili per lo sgombero. Alcuni migranti, comunque, sono già andati via spontaneamente. Un gruppo degli attuali ospiti sarà ospitato nella tendopoli realizzata dalla Regione Calabria in cui sono stati ricavati 300 nuovi posti. Altri andranno in centri Sprar e Cas della Calabria.

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