Altre immagini sono state rese note più di una settimana dopo gli scontri tra ultras di Santo Stefano. Il video girato dall’alto da una residente di via Novara mostra con chiarezza la guerriglia urbana andata in scena a un’ora dal match Inter-Napoli
Mazze, bastoni, oggetti metallici, petardi, fumogeni e vetri infranti. L’avevano definito un "attacco squadrista premeditato" e le nuove immagini diffuse a più di una settimana dagli scontri tra tifosi di Inter e Napoli, confermano quanto anticipato dalla Questura e della Procura milanese. Un agguato durante il quale ha perso la vita Daniele Belardinelli (CHI ERA), l’ultrà del Varese 39enne investito da un’auto nei primi istanti dell’assalto (LE ARMI UTILIZZATE NEGLI SCONTRI).
Gli scontri di via Novara
Nel video, girato dall’alto da una residente di via Novara, si vedono numerosi tifosi dell’Inter attaccare la carovana di ultras del Napoli. Queste immagini, finite agli atti dell’indagine, sono tra le tante già visionate dagli investigatori. Sono stati tre, in un primo momento, i tifosi arrestati dagli agenti della Digos. Uno di loro ha chiamato in causa Marco Piovella, imprenditore e capo ultrà della Curva Nord, responsabile delle coreografie dell’Inter, accusandolo di aver ideato l’assalto. Piovella si è poi presentato in questura ammettendo di aver preso parte agli scontri. Due giorni dopo è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare del gip Guido Salvini. L’inchiesta va avanti e, nelle ultime ore, un 25enne napoletano è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. Per gli inquirenti, la sera del 26 gennaio, sarebbe stato alla guida della Volvo station wagon che ha investito Belardinelli.