Dopo il sisma che ha causato feriti e sfollati, l’Ingv ha rilevato eventi di bassa intensità, due di magnitudo 2.7 e 2.8 sul versante ovest. Salvini: "Situazione sotto controllo". Di Maio annuncia "sospensione mutui". Borrelli: c'era allerta, servono piani per i Comuni
L’Etna continua a eruttare e ci sono ancora piccole scosse, ma la situazione è tranquilla nella zona nord di Catania tra Viagrande e Trecastagni, dove tra il 25 e il 26 dicembre un terremoto di magnitudo 4.8 ha provocato diversi crolli, quasi 30 feriti e 600 sfollati. Giuseppe Conte ha annunciato che domani ci sarà "un Cdm per dichiarare lo stato di emergenza" e che si riunirà anche la commissione Grandi rischi della Protezione civile". "Siamo costantemente vicini a tutte le persone che stanno subendo disagi, innanzitutto vicini ai feriti. Per fortuna, a quanto mi viene riferito, non ce ne sono gravi", ha aggiunto il premier.
Salvini e Di Maio a Catania
A Catania sono arrivati Matteo Salvini e Luigi Di Maio. "Gli esperti che stanno seguendo l'Etna dicono che la situazione è sotto controllo", ha detto il ministro dell'Interno. Mentre il pentastellato ha annunciato che "nelle prossime ore il governo varerà il provvedimento che prevede la sospensione dei mutui per tutte le persone che hanno avuto difficoltà". Intanto, dopo decine di scosse nella notte, in mattinata ne sono state avvertite due sull’altro versante del vulcano, a ovest, senza conseguenze: una di magnitudo 2.7 e una di 2.8, rispettivamente alle 07:15 e alle 09:01 ad Adrano e Biancavilla, paesi teatro del sisma dello scorso 6 ottobre. Per precauzione, circa 10 famiglie sono state fatte evacuare dalle loro abitazioni ad Aci Platani, una frazione di Acireale, per la presenza di una faglia sulla strada dove si trovano le loro case (LE FOTO). Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha convocato la giunta per dichiarare lo stato di calamità. Nonostante l’attività stromboliana dei crateri, l’aeroporto internazionale di Catania continua a essere aperto e operativo (IL RACCONTO DEI TESTIMONI).
Le scosse nella notte
Sull’Etna, il vulcano attivo più grande d'Europa, nella notte gli strumenti dell'Ingv hanno registrato una decina di scosse, ma di bassa energia. I tre eventi maggiori alle 4:40 a Zafferana Etnea, di magnitudo 2.0, e ipocentro a 2 km di profondità, e gli altri due su altro versante, a Ragalna, ieri alle 21:14, di magnitudo 2.3, e a seguire alle 2:18, di magnitudo 2.1. Quello delle 3:19 di notte del 26 dicembre è considerato dall'Ingv come uno dei terremoti più energetici mai registrati sul vulcano e, per gli esperti, è legato all'attivazione della faglia Fiandaca e della faglia di Pennisi, due delle strutture più meridionali del sistema tettonico delle Timpe. (I DANNI ALLA CHIESA DI FLERI VISTI DAL DRONE)
La situazione degli sfollati
Nonostante la paura, molti degli sfollati hanno scelto di sfidare il freddo e trascorrere la notte in auto, davanti alla propria casa inagibile, o addirittura all’interno delle abitazioni. In un albergo etneo, la convenzione stipulata con la Regione Sicilia prevedeva l'arrivo di un centinaio di sfollati, ma si sono presentati in poche decine (LE FOTO).
Di Maio: l'obiettivo è far tornare le famiglie alla normalità
Di Maio, durante la sua visita, ha ringraziato la Protezione civile e le autorità locali e ha promesso: “Rafforzeremo il sistema antisciacallaggio in modo da rassicurare chi la notte scorsa ha dormito in auto e non in albergo". “Nella legge di bilancio - ha aggiunto - sono stati stanziati fondi anche per gli adeguamenti antisismici. Il nostro obiettivo è dare il massimo contributo per fare ritornare alla normalità le famiglie".
Borrelli: "C’era l’allerta sull’Etna"
Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, è tornato a fare il punto sul sisma, spiegando che "l'allerta sull'Etna c'era ed era stata alzata: da settembre era passata a gialla e abbiamo potenziato i controlli”. "Dal 24 dicembre mattina abbiamo registrato un aumento della sisimicità legato all'incremento della risalita del magma - ha detto - La scossa delle 3.19 è stata isolata rispetto a quello che era il trend della sismicità che registravano gli strumenti. Poi naturalmente i terremoti non si possono prevedere". Borrelli ha parlato anche della necessità di piani aggiornati di Protezione civile per i Comuni: “È il tema dolente sul quale bisogna puntare. Devono essere costantemente aggiornati e conosciuti dalla popolazione". Infine il bilancio sui feriti e gli sfollati: "La situazione feriti è tranquilla, non ne abbiamo di gravi. Dieci sono stati portati in ospedale, 18 si sono recati con i propri mezzi nel nosocomio di Acireale. C'è una donna anziana che ha avuto la sindrome di schiacciamento, ma non è in pericolo di vita". "Abbiamo avuto - ha aggiunto - 1.600 richieste di sopralluoghi da parte della popolazione. La notte scorsa abbiamo ospitato circa 370 persone: 323 negli alberghi 45 nelle palestre e 37 anziani trasferiti in una struttura di Acireale".