Uno dei sette ricoverati in codice rosso dopo la tragedia in discoteca è stato trasferito in un reparto per lungodegenti. Degli altri sei solo uno non respira ancora autonomamente. Oggi l'interrogatorio del 17enne sospettato di aver usato lo spray urticante
Migliorano ulteriormente le condizioni dei giovani ricoverati dopo la tragedia in discoteca a Corinaldo. Uno dei sette pazienti ricoverati nelle due terapie intensive ad Ancona è stato "trasferito in un reparto per acuti”, ovvero per lungodegenti, e per lui "è stata sciolta la prognosi”. Sono le novità riportate dal bollettino medico degli Ospedali Riuniti. Degli altri sei degenti ancora in terapia intensiva, però, solo uno non respira autonomamente e "rimane in ventilazione assistita”, mentre gli altri "sono stati estubati". Alcuni di loro "sono assistiti nell’area semintensiva delle rispettive rianimazioni”. Oggi è previsto l'interrogatorio del ragazzo sospettato di avere spruzzato lo spray urticante che avrebbe provocato la fuga e il crollo di una balaustra: il 17enne, ha detto uno dei suoi legali all'ingresso della Procura della Repubblica per i minori di Ancona, "sta bene".
L’inchiesta sulla tragedia in discoteca
Intanto prosegue l’inchiesta che proverà a far luce sulle cause che hanno portato alla morte di sei persone (LE VITTIME) alla discoteca “Lanterna Azzurra Clubbing”. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, nel locale era atteso il trapper Sfera Ebbasta (CHI È) per un dj set. Oltre al minorenne sospettato di aver spruzzato lo spray, altre 7 persone sono indagate nell'inchiesta per la morte delle sei vittime nella discoteca di Corinaldo. Si tratta, hanno spiegato i pm, dei tre titolari della società che gestisce la discoteca e dei quattro proprietari dell'immobile. Fermate altre due persone per possesso di droga. Tra le ipotesi, quella di una banda di giovani che rapinavano coetanei e che potrebbe aver utilizzato lo stratagemma dello spray per coprire la fuga. Domani dovrebbero essere ffettuate le autopsie sui corpi delle vittime.