L'ha annullata il Riesame, che ha derubricato l'accusa di violenza sessuale di gruppo in abuso sessuale aggravato. Riconosciuto, invece, il reato di spaccio. Attesa l’udienza per il terzo arrestato e l’interrogatorio del pusher italiano
Il Tribunale del Riesame ha annullato l'accusa di omicidio volontario per due delle cinque persone arrestate per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne stuprata e uccisa a Roma il 19 ottobre scorso, nel quartiere San Lorenzo (LA STORIA DEL QUARTIERE). In base a quanto si apprende, il Tribunale della Libertà, accogliendo le istanze della difesa, ha inoltre derubricato l'accusa di violenza sessuale di gruppo in abuso sessuale aggravato dalla minore età della vittima e riconosciuto il reato di spaccio per entrambi i fermati. I due restano quindi in carcere (LE IPOTESI DELLE INDAGINI).
Riesame e interrogatorio per altri fermati
È attesa, intanto, l'udienza del Riesame per il terzo arrestato, e l'interrogatorio di garanzia del pusher italiano 36enne che avrebbe ceduto la dose letale a Desirée, fermato l’11 novembre a Roma.
Le tappe della vicenda
Desirée Mariottini, 16enne originaria di Cisterna di Latina scomparsa il 17 ottobre, è stata ritrovata morta due giorni dopo in uno stabile occupato di via dei Lucani, nel quartiere romano di San Lorenzo (LE FOTO DELLO STABILE). L'autopsia ha rivelato che è stata drogata e violentata. Secondo gli investigatori Desirée sarebbe stata abusata quando già non era più cosciente a causa dell’assunzione di droga. La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per omicidio e stupro e il 25 ottobre la polizia ha fermato due senegalesi, irregolari in Italia (uno di 27 e l’altro di 43 anni) e un nigeriano di 40 anni.
Derubricata l'accusa di violenza sessuale di gruppo
I tre sono stati inizialmente accusati di violenza sessuale di gruppo, cessione di droga e omicidio volontario. Il 26 ottobre, la polizia ha rintracciato e fermato a Foggia il quarto presunto responsabile della morte di Desirée: un cittadino del Ghana di 32 anni, fuggito da Roma dopo la morte della ragazza. La quinta persona sospettata di aver avuto un ruolo nella vicenda è un italiano di 36 anni, accusato di aver ceduto stupefacenti a Desirée. È stato fermato l’11 novembre presso la fermata "Pigneto" della linea metropolitana C di Roma. Il 30 ottobre a Cisterna di Latina, nella chiesa di San Valentino, si sono svolti i funerali della ragazza (LE FOTO).