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Danni maltempo, Costa: "Inutile chiedere altri soldi senza progetti"

Cronaca
Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (Ansa)

Il ministro dell’Ambiente a Sky tg24: "Preoccupa assenza visione". Dopo la tragedia di Casteldaccia ha parlato a Milano della situazione nel nostro Paese: "Serve norma veloce contro gli abusi edilizi. Dobbiamo tutelare il bene collettivo"

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Il giorno dopo la tragedia di Casteldaccia, dove a causa del maltempo sono morte 9 persone (FOTO) all’interno di una villetta - poi risultata abusiva - travolta dall’acqua e dal fango, il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha parlato della questione abusivismo: "È un problema grosso che abbiamo in Italia, quello dell'abusivismo edilizio, che ha una storia antichissima", ha detto auspicando provvedimenti più rapidi (MALTEMPO: GLI AGGIORNAMENTI). Ai microfoni di Sky tg24, il ministro ha detto: "È inutile chiedere altri soldi senza progetti. Preoccupa l'assenza di una visione" (Dissesto idrogeologico e abusivismo edilizio: l'inchiesta di SkyTg24).

"Serve una norma veloce per gli abbattimenti"

Arrivando ad un convegno a Milano, Costa ha approfondito il tema e ha confermato: "Ho costituito un gruppo di lavoro fatto da magistrati, forze dell'ordine e giuristi per studiare e proporre al Parlamento e al Governo una norma più veloce per gli abbattimenti perché dobbiamo tutelare il bene collettivo". In particolare, per quanto riguarda il caso in Sicilia, il ministro ha detto: "Il procuratore della Repubblica ha rappresentato pubblicamente che quella casa era abusiva e questo fa riflettere: se una casa è in un luogo in cui non si può costruire non è per un vincolo apodittico, per il gusto di metterlo, ma quel vincolo serve a tutelare quelle persone che, ahimè, non ci sono più e per tutelare il bene collettivo", ha poi aggiunto il ministro Costa. "Ci sarà un motivo per cui si dice 'no' in alcuni casi, quindi se qualcuno malgrado il 'no' tende comunque a costruire ci deve essere una norma più veloce e speditiva, garantista per tutti i cittadini e per il bene collettivo che quella casa poi non rimanga imperitura per anni".

La casa abusiva a Casteldaccia

Era stato lo stesso sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, a confermare che "la casa travolta dal fiume era abusiva". Il primo cittadino del Comune siciliano ha inoltre affermato che su quell’immobile "pendeva dal 2018 un ordine di demolizione del Comune, che è stato impugnato dai proprietari dell'immobile davanti al Tar". Di Giacinto aveva inoltre detto che "da quanto ci risulta ancora il tribunale amministrativo non ha provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile". La casa era stata realizzata a meno di 150 metri dal fiume, quindi in zona di inedificabilità assoluta e non era sanabile.