Maltempo: 11 morti e un disperso, allerta rossa su Veneto e Trentino

Cronaca

In arrivo un’altra perturbazione. La Protezione civile ha diramato un avviso arancione sulla Liguria, una delle Regioni più colpite con paesi isolati, porti danneggiati e 20mila persone senza elettricità. AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Dopo la piccola tregua di ieri concessa dall’ondata di maltempo che ha causato 11 vittime, oggi sull’Italia arriva una nuova perturbazione. La Protezione civile ha diramato l’allerta rossa su buona parte del Veneto (I DANNI DA BELLUNO A VENEZIA) e in Trentino, arancione invece sulla Liguria centrale e sul settore occidentale del Veneto. (LE PREVISIONI)

Oltre 7mila interventi dei vigili del fuoco

Il maltempo che ha colpito il nostro Paese lascia conseguenze pesantissime, causate dalle piogge intense, dalle forti raffiche di vento, dalle mareggiate e dai corsi d’acqua esondati: paesi isolati, centinaia di persone sfollate e decine di migliaia senza elettricità, collegamenti ferroviari interrotti. In 48 ore i 5.800 vigili del fuoco impegnati nell'emergenza hanno compiuto più di 7mila interventi per allagamenti, smottamenti e rimozione di alberi caduti, soprattutto in Toscana, Lazio, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Liguria.

I danni in Liguria

Ed è proprio la Liguria, dove 20mila persone sono rimaste senza energia elettrica e l'aeroporto di Genova è stato chiuso per la pista resa impraticabile dai detriti portati da una violenta mareggiata, la regione più provata. Portofino è rimasta isolata a causa di una frana che si è abbattuta sulla panoramica che la collega a Santamaria Ligure, mentre a Rapallo ha ceduto parte della diga e oltre duecento imbarcazioni si sono schiantate sulla scogliera del lungomare (VIDEO) e 21 diportisti (alcuni già in ipotermia) sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco.

Danneggiata la Basilica di San Marco a Venezia

Un altro simbolo italiano colpito dal maltempo è la Basilica di San Marco a Venezia, che a causa dell’acqua alta che lunedì ha raggiunto i 156 cm si è allagata. Nel corpo principale l'acqua ha bagnato di qualche decina di metri quadri il millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all'altare della Madonna Nicopeia e ha inondato completamente il Battistero e la Cappella Zen. (LE FOTO)

Le vittime

Il bilancio delle vittime è arrivato a 11, ma potrebbe salire ancora. Ai 7 morti di lunedì 29 ottobre (due in provincia di Frosinone, uno a Terracina in provincia di Latina, uno a Napoli, uno ad Albisola nel Savonese, uno a Feltre nel Bellunese e uno a San Martino in Badia, in provincia di Bolzano), si sono aggiunti martedì una donna morta a Dimaro, in Val di Sole, dove è esondato il torrente Meladrio, un 63enne di San Giovanni in Marignano (Rimini) morto in mare per un incidente durante un'uscita in kitesurf, un pescatore che risultava disperso nel lago di Levico e un 61enne trovato nel torrente Biois, nel Bellunese. Si continua a cercare un uomo in Calabria, disperso da due giorni.

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